Ambiente | L'appello

“Pericolosa la caccia coi silenziatori”

Il Wwf boccia la mozione di Andreas Colli approvata in Consiglio: "Il rumore degli spari è utile per la sicurezza degli escursionisti e consente agli animali di fuggire. Assurdo pensare alla protezione dell'udito. Non esistono già i tappi?".
Jagd
Foto: LPA/Amt für Wildtiermanagement
  • L’uso di fucili silenziati per andare a caccia potrebbe avere ripercussioni negative sulla sicurezza pubblica, sulla tutela della fauna e sul rispetto delle normative vigenti. Ne è convinto il Wwf del Trentino/Alto Adige, che esprime ”ferma opposizione” alla mozione approvata dal Consiglio provinciale di Bolzano il 12 marzo 2025, che proponeva la legalizzazione dell'uso dei silenziatori attualmente vietati dalle leggi italiane. La proposta avanzata dal consigliere Andreas Colli mirerebbe “a proteggere l'udito dei cacciatori, dei cittadini, dei cani da caccia e della fauna selvatica, oltre a ridurre il rinculo e migliorare la precisione dei colpi”. Ma il Wwf la contesta punto per punto.
    Secondo l’associazione protezionista “il rumore degli spari è un elemento utile per la sicurezza nei boschi, poiché consente a escursionisti, raccoglitori di funghi e altri frequentatori di essere consapevoli della presenza di attività venatoria nelle vicinanze. L'introduzione dei silenziatori aumenterebbe il rischio di incidenti, rendendo gli spari meno udibili e quindi più difficili da localizzare”. Il rumore degli spari, inoltre, “è uno strumento essenziale per le Forze dell'Ordine e i guardiacaccia nella rilevazione di attività illecite, come il bracconaggio. L'uso dei silenziatori renderebbe più difficile individuare e contrastare tali attività, favorendo comportamenti illegali e mettendo a repentaglio gli sforzi di conservazione della fauna. Va messo in rilievo che il silenziatore è uno dgli ordigni che con una certa frequenza vengono prima sequestrati e poi confiscati dalle Autorità, proprio nell'ambito di operazioni contro la caccia di frodo”.

    Colli sostiene che i silenziatori ridurrebbero il disturbo alla fauna: “Tuttavia – osserva il Wwf - il rumore degli spari può consentire agli animali di fuggire aumentando così le loro possibilità di sopravvivenza. Silenziare gli spari potrebbe quindi ridurre le possibilità di fuga per gli animali”. In ultima analisi la probabile reale ragione per la quale il provvedimento è stato proposto è di consentire ai cacciatori di uccidere un numero più alto di animali.
    L'introduzione dei silenziatori nella caccia richiederebbe modifiche alla legge nazionale sulle armi, creando un conflitto con le normative italiane in materia di armi e tutela della fauna e “aprendo la strada a contenziosi legali e a una possibile deregolamentazione pericolosa”.
    La protezione dell'ambiente e della fauna selvatica dovrebbe essere una priorità. Invece di facilitare l'attività venatoria attraverso l'uso di silenziatori ed altre proposte ad hoc, con delle motivazioni che secondo l’associazione sono “al limite del ridicolo” (“tutelare l'udito dei cacciatori anziani", come se non esistessero già in commercio dei tappi da utilizzare al poligono o nel corso di attività che prevedano spari con armi da fuoco”).  Per il Wwf, al contrario, sarebbe “necessario promuovere pratiche sostenibili e rispettose della biodiversità, garantendo la coesistenza armoniosa tra attività umane e natura”.
    "Per rendere la caccia meno rumorosa nella nostra provincia", come sostiene Colli, l’associazione propone invece di estendere il "silenzio venatorio" anche alla domenica.

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