Economy | Sindacati

Scuola, promessi 330 milioni di aumenti

Sindacati e Provincia trattano sull'adeguamento all'inflazione a seconda della fascia di anzianità lavorativa cercando una quadra sui 44 milioni messi sul tavolo. Kompatscher intanto promette altri aumenti strutturali per il 2026.
schule scuola
Foto: Max Fischer/Pexels
  • Proseguono le trattative tra la Provincia e i sindacati dei novemila insegnanti a carattere statale. Dopo la mancata firma al contratto 2025-2027 prevista per fine agosto che avrebbe dovuto stabilire la suddivisione dei 44 milioni di euro messi sul tavolo dalla Giunta provinciale, oggi si è tenuto un incontro tra i sindacati, il Presidente Arno Kompatscher, l'assessora al Personale Magdalena Amhof e gli assessori all'istruzione Philipp Achammer e Marco Galateo. Mentre le due parti - sindacati e Provincia - cercano di chiudere un accordo per aumentare di 3-400 euro lordi al mese, a seconda dell'anzianità lavorativa, lo stipendio dei docenti, il Presidente Kompatscher ha promesso un aumento strutturale - e dunque non un adeguamento dello stipendio sulla base dell'inflazione - a partire dal 2026. L'investimento riguarda l'intero ramo della scuola, sia a carattere statale che provinciale, e si basa sul triennio 2026-2028 e andrebbe incontro alle richieste dei docenti, che chiedono aumenti effettivi e non solo adeguamenti per mantenere lo stesso potere d'acquisto degli anni passati. Sul tavolo ci sono 330 milioni di euro suddivisi in tre anni. Dunque 110 milioni all'anno di cui 90 riservati agli aumenti e 20 per prestazioni aggiuntive e maggiori responsabilità (come ad esempio i coordinatori di classe)

    "Di per sé si tratta di una promessa molto interessante, ma va confrontata con i fatti attuali", dice Stefano Barbacetto della Cgil. "Lo scorso martedì la Giunta ci aveva invitato alla firma del contratto ma non ha firmato perché non condivideva la suddivisione degli aumenti, che prevedevano di dare di più a chi ha più anni di anzianità e di meno ai neoassunti. Ora si parla di aumenti strutturali per il futuro, che vanno benissimo, ma a noi interessa chiudere l'attuale contratto. Interessa il presente", conclude Barbacetto.

    Secondo l'Agenzia per le relazioni sindacali il contratto, dopo qualche ritocco - che prevederebbe di distribuire i 44 milioni di euro in maniera più omogenea, senza allargare troppo la forbice tra neoassunti e dipendenti anziani -, potrebbe essere firmato già tra qualche giorno.

    "Abbiamo già sancito nel programma di governo la necessità di un aumento salariale sostanziale per valorizzare le professioni dell'insegnamento, ora - ha annunciato il presidente della Provincia e assessore alle Finanze Arno Kompatscher durante l'incontro - metteremo a disposizione i fondi necessari nel bilancio di previsione. Crediamo che questo sia un passo avanti che non è solo simbolico e che contribuirà a valorizzare le professioni legate all'istruzione".

    La ripresa della scuola, di conseguenza, potrebbe avvenire a contratto chiuso. Parallelamente, la promessa di aumenti effettivi degli stipendi dei docenti potrebbe rallentare le proteste degli insegnanti delle scuole in lingua tedesca che, per il nuovo anno scolastico, hanno minacciato lo stop alle attività extrascolastiche in assenza di salari più alti e migliori condizioni di lavoro.