I ‘non connessi’
Nel 2014 è aumentata al percentuale di famiglie italiane che dispongono di un accesso internet da casa (oggi è il 64%) e di una connessione a banda larga (il 62,7%).
Le statistiche dell’Istat ci dicono anche che oltre la metà delle persone con almeno 3 anni utilizza il pc e oltre la metà della popolazione di 6 anni e più naviga su internet.
Domanda: è una buona notizia?
Risposta: no.
Perché? È presto detto: il 38,3% delle popolazione italiana è offline. Diciamolo in un modo diverso: si tratta di 22 milioni di persone. Ventidue milioni che non sono nell’agenda digitale.
Ma per quale motivo 22 milioni di italiani non naviga in internet?
La risposta è lapidaria. La maggior parte delle famiglie che non dispongono di un accesso a internet indicano la mancanza di competenze come principale motivo del non utilizzo della rete (il 55,1%). E gli altri? Ancora peggio: il 24,3% non considera internet uno strumento utile ed interessante. Il 15,8% dice di non utilizzare internet per l’alto costo dei collegamenti o degli strumenti necessari ed infine un 8,5% non naviga da casa semplicemente perché vi accede da un altro luogo (si solito il lavoro).
Questi i dati nazionali, ma quali sono invece quelli relativi alle province di Bolzano e Trento?
In merito ci viene incontro una ricerca realizzata dal Sole 24 Ore che ci dice, rassicurandoci, che in Trentino Alto Adige sono ‘solo’ il 28,6% le famiglie che non hanno internet a casa.
C’è un ma, però. Nelle province alpine di Bolzano, Trento e Aosta si trova infatti la percentuale più alta d’Italia di abitanti che non navigano perché non ritengono il web interessante. Proprio così: nello specifico in provincia di Bolzano ben il 36,4% delle famiglie [che non navigano] ritiene internet non utile e non interessante e la percentuale in merito è pressoché identica in Trentino.
Per quanto riguarda invece l’altra principale motivazione del non avere internet e cioè il fatto che in famiglia nessuno sa usate la rete, tra Bolzano e Trento la differenza è invece significativa. A Bolzano nessuno sa usare internet solo (si fa per dire) nel 36,7% dei casi di assenza domestica della rete, a fronte di un 55% dei casi in Trentino.
Come siamo messi in Europa? In questa mappa de Il Fatto Quotidiano la dolorosa risposta: l’Italia è terz’ultima, dopo il Portogallo e appena sopra Grecia e Bulgaria. In un certo senso ci possiamo consolare osservando che il Trentino Alto Adige ha numeri che lo collocano nella ‘categoria superiore’.
Ma, attenzione, Germania, Austria, Inghilterra, Francia, ma anche Slovacchia, Repubblica Ceca, Olanda e Belgio sono in un altro pianeta.
»Proprio così: nello
»Proprio così: nello specifico in provincia di Bolzano ben il 36,4% delle famiglie ritiene internet non utile e non interessante.«
Sbagliato. E c'è scritto proprio sotto al diagramma che pubblicate assieme all'articolo: Non il 36,4% delle famiglie, ma il 36,4% «tra chi non usa internet»... e questa è una differenza sostanziale, visto che qui coloro che non usano internet sono meno che nelle (altre) regioni d'Italia.
In reply to »Proprio così: nello by pérvasion
Grazie per la sua correzione
Grazie per la sua correzione davvero penetrante.
In reply to Grazie per la sua correzione by Luca Sticcotti
Wie jetzt: danke oder
Wie jetzt: danke oder penetrant? Der Hinweis ist richtig und wichtig und m.E. nicht beleidigend oder herabwürdigend formuliert.
Es ist wohl auch eine Frage
Es ist wohl auch eine Frage der Kosten, die gerade in Ländern wie Deutschland, Österreich und England wesentlich geringer sind als in Italien.
@ luca
@ luca
vorausgeschickt, dass ich das internet interessant und nützlich finde, muss ich doch sagen, dass ich es völlig akzeptiere, wenn jemand dies nicht tut. generationen haben ein erfülltes leben ohne internet geführt.
zu den zahlen: pervasions einwand ist nicht penetrant sondern essentiell, da er deine argumentation ad absurdum führt. bei statistiken ist es ungemein wichtig, sie richtig zu lesen. sonst sind die gezogenen schlüsse a priori falsch.
der satz "Nelle province alpine di Bolzano, Trento e Aosta si trova infatti la percentuale più alta d’Italia di abitanti che non navigano perché non ritengono il web interessante." stimmt nicht notwendigerweise. in diesem fall ist der unterschied zum rest italiens so marginal, dass er vernachlässigbar ist. man darf nämlich nicht den prozentsatz der uninteressierten bei den nicht-benützern vergleichen, sondern muss den prozentsatz auf die gesamtbevölkerung umlegen. alles andere ist überhaupt nicht aussagekräftig. denn wenn - wie in südtirol der fall - die allgemeine nutzung höher als im rest des landes ist, dann hebt das den höheren prozentsatz der uninteressierten bei den nichtnutzern fast auf. ich habs ausgerechnet: in ganz italien sind 9,28 prozent der bevölkerung nicht am internet interessiert. in südtirol sind es 10,45 prozent. das ist meines erachtens eine abweichung, die keine meldung wert ist. es ist sinnlos die 36,4 mit den 24,3 zu vergleichen.
nochmal anhand eines beispiels, damit du verstehst, dass ein höherer prozentsatz bei den nicht-interessierten nicht-nutzern insgesamt sogar einen höheren prozentsatz der interessieren bedeuten kann. ich mach's mit runden zahlen, damit es leichter nachvollziehbar ist:
land A:
90 % internetnutzer
10 % nicht-nutzer
von den 10 % interessiert 50 % das internet nicht
land B:
60 % internetnutzer
40 % nicht-nutzer
von den 40 % interessiert 25 % das internet nicht
obwohl in land A das desinteresse der nichtverbundenen doppelt so hoch als in land B ist, sind in land B prozentuell doppelt so viele menschen (10 %) nicht am internet interessiert als in land A (5 %).