Politics | Toponomastica

La carica dei 102

I senatori firmano l’appello degli accademici in difesa dei nomi italiani. Le adesioni arrivano da maggioranza e opposizione.
Toponomastica
Foto: Faccebook

Un nuovo cliffhanger si inserisce in calce al lungo film a puntate sulla toponomastica. Dopo che la Commissione dei Sei aveva raggiunto, a sorpresa, il 22 febbraio scorso, l’accordo sulla norma di attuazione entrano ora in scena i parlamentari a sostenere la petizione lanciata dal mondo accademico che si era fermamente schierato contro la cancellazione dei nomi italiani in Alto Adige. Un terzo dei senatori (102 in tutto), di maggioranza e opposizione, avrebbero ora aderito all’appello, come riporta il quotidiano Alto Adige. La norma, lo ricordiamo, dovrà incassare il via libera della commissione paritetica (il famoso compromesso che ha convinto anche il riluttante Roberto Bizzo), successivamente passerà al vaglio del Consiglio dei ministri e infine dovrà essere firmata dal Presidente della Repubblica.

E proprio a Sergio Mattarella, oltre che al presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi, ai giudici costituzionali, a tutte le Istituzioni del Parlamento, del Governo, della Provincia autonoma di Bolzano e della Commissione dei Sei, è stata inviata la petizione con la speranza, da parte dei firmatari, di bloccare la norma. “La civiltà del bilinguismo dei toponimi non è negoziabile come a un bazar - si legge nell’appello - ma è un cardine dell’Accordo De Gasperi - Gruber, della speciale autonomia in vigore in Alto Adige e della matura convivenza dei gruppi linguistici italiano, tedesco e ladino”. I docenti, che insegnano in atenei italiani e stranieri, chiedono che “nessuna decisione politico-giuridica venga presa dalla Commissione dei Sei in attesa della prossima pronuncia della Corte Costituzionale, massimo organo di garanzia della Repubblica e custode riconosciuto, sopra ogni parte, dei diritti di tutti”.