Politics | Caos in parlamento a Roma

Fiducia al governo e große Koalition disorientata

Una larghissima maggioranza ha confermato ieri il sostegno al governo di Enrico Letta. Ma restano molte inquietudini, come testimoniano i partner di maggioranza del Pdl. Ecco posizioni di Scelta Civica ed il travaglio del PD attraverso la voce di Luisa Gnecchi.

"Prima i deputati si dimettono, poi scoprono che le dimissioni non hanno senso e allora non si dimettono più, poi Berlusconi manda l'ordine che si dimettano i ministri, poi sono i sottosegretari a dimettersi ma le uniche due che lo fanno sono Biancofiore e Vicari, poi Letta rifiuta le dimissioni e loro non le ripresentano, quindi discutono tutta la notte e alle 11 Berlusconi comunica la sfiducia e poi fa un discorso in cui rinnova la fiducia. Spero che agli occhi del mondo a questo punto sia evidente la buffonata, al di là delle favole che si possono sempre raccontare".
La deputata bolzanina del PD Luisa Gnecchi è esasperata e fa fatica a capacitarsi. "La figuraccia che ha fatto Berlusconi è davvero da vergognarsi"  aggiunge, e le fa eco il presidente della Repubblica che con una nota dichiara che "ora non sono più tollerabili giochi al massacro". 

È difficile capire, a questo punto, chi sia più disorientato tra i parlamentari del centrodestra e quelli invece di PD e Scelta Civica che hanno difeso a spada tratta il governo in carica contro l'attacco di Berlusconi ed ora se lo trovano di nuova al loro fianco.
Ma... la scissione è avvenuta o no? "Certo che è avvenuta" ci dice Luisa Gnecchi, "in questo momento lì vedo, sono nello spicchio del Pdl a Montecitorio e stanno discutendo animatamente, è gente che non vuole avere più a che fare con Berlusconi ma certo non è di sinistra, di loro sappiamo al momento solo che hanno già costituito un gruppo parlamentare autonomo". 
Ma, alla fine dei conti, la decisione repentina di Berlusconi di restare nella maggioranza ha provocato un respiro di sollievo nel PD? Ancora Gnecchi: "no, quello che io penso è che Berlusconi ha manifestato in questo modo il massimo dell'inaffidabilità, confermando il comportamento di questi ultimi 20 anni". 

Dal canto suo Scelta Civica in Senato ha trovato il modo di rivendicare, attraverso l'autorevole voce di Mario Monti, la spinta al superamento della concezione estrema del bipolarismo tra destra e sinistra che avrebbe recentemete comportato la scissione all'interno del Pdl. L'ex premier e senatore a vita ha anche personalmente ricordato a Berlusconi il giorno in cui il cavaliere gli chiese di diventare il nuovo leader dei moderati, sentendosi rispondere che i moderati sono un'altra dimensione rispetto al Pdl, un area politica che non può che alimentarsi, per l'appunto, proprio attraverso un'iniezione di parlamentari provenienti dai due blocchi. 
In maniera ancora più chiara a questo proposito si esprime Alberto Stenico, uno dei leader di Scelta Civica Alto Adige
"Non rivendichiamo la presenza di un centro politico, ma semplicemente affermiamo che ci sono tutta una serie di categorie politiche che oggi non c'entrano più con la realtà. Bisogna "sostituire i file": non ha più senso parlare oggi di ex democristiani. Esiste un grande domanda volta a costruire nuove forme di aggregazione, e anche di divisione, ma finalmente su basi diverse". 

Insomma il governo di larghe intese è costretto ad andare avanti, almeno per un po', nonostante il disorientamento generalizzato ed i mal di pancia, che però non riguardano Scelta Civica. 
Ancora Stenico: "le grandi coalizioni non sono una patologia della politica, in Austria e in Germania le fanno tranquillamente, non muore nessuno ed ognuno mantiene le sue idee". 
Si guarda avanti, dunque, nonostante tutto. Luisa Gnecchi però ci tiene a sottolineare che "la vita in parlamento è di gran lunga diversa rispetto a quella che appare sui giornali". "Anche in questi giorni abbiamo continuato a lavorare ed a fare quello che dobbiamo, io personalmente sulle pensioni e sul lavoro, poi vedremo il da farsi. La legge di stabilità è un obbligo per tutti. La stessa cosa per la legge elettorale".
Ma la deputata altoatesina del Partito Democratico non riesce a trattenere un ultimo sfogo: "in ogni caso fare previsioni oggi è davvero difficile sapendo che abbiamo purtroppo al nostro fianco questi altri che si sono dimostrati dei buffoni".