“Caramaschi non subisca i diktat SVP”
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SALTO: Consigliere comunale Cologna, il sindaco Renzo Caramaschi in un’intervista a SALTO sostiene di non volere il Team K nella coalizione di centrosinistra in quanto, durante questa consigliatura comunale, avreste sempre votato contro. Siete il partito del no?
Matthias Cologna: Qui il sindaco non la dice giusta: spesso abbiamo votato a favore, anche su questioni molto delicate per la Giunta. Siamo un’opposizione determinata e finalizzata su idee progressiste e possibilmente innovative, che ha voglia di contribuire allo sviluppo della città: spesso può essere sembrata dura, ma è sempre stata un’opposizione molto costruttiva e nel merito.
Perché allora il sindaco non vi vuole vedere?
Non capiamo le preclusioni del sindaco. Una coalizione deve, a nostro avviso, avere gli stessi riferimenti valoriali e questi valori nella coalizione di centrosinistra – cui partecipa anche il sindaco – mi pare siano accettati e vissuti da tutti. È il sindaco, vorrei ricordarlo, che cinque anni fa ci ha mandato all’opposizione perché ha scelto lui di subire i diktat della SVP su questo punto.
È il sindaco che cinque anni fa ci ha mandato all’opposizione perché ha scelto lui di subire i diktat della SVP su questo punto.
Caramaschi però apre al centro. “Con Zanin sì, con il Team K no”, dice.
L’idea di inglobare la lista Zanin mi fa sorridere: noi abbiamo cercato di farlo già mesi fa con una sorta di “Grande Coalizione” a Bolzano. Condivido l’idea di Caramaschi che in un proporzionale puro serva una base di consiglieri, perciò abbiamo preferito parlare subito con tutti, anche con Zanin, per lavorare a una grande coalizione dove i partiti si schierassero già al primo turno – per non lasciare a SVP e Gennaccaro la libertà di scegliere al ballottaggio chi sostenere (magari la destra, come a Merano e in Provincia). Peccato però che Zanin abbia già scelto di stare con il centrodestra. Mi sembrano assurde le considerazioni di escludere noi per tirare invece dentro qualcuno che sta già dall’altra parte.
Per quale ragione, dopo cinque anni di opposizione, ora scegliete di partecipare al tavolo del centrosinistra?
Abbiamo deciso di partecipare con altri partiti alle consultazioni per una possibile coalizione di centrosinistra perché dettata da una cornice valoriale comune che ha già portato all’elezione di Luigi Spagnolli in Senato. Restare sudditi della SVP e aiutare implicitamente la destra andando divisi alle elezioni, come Caramaschi sostiene sia meglio fare, non la riteniamo una tattica che va a beneficio della città.
Lavoriamo a una possibile coalizione di centrosinistra perché dettata da una cornice valoriale comune che ha già portato all’elezione di Luigi Spagnolli in Senato.
Sarete sicuramente parte della coalizione o è ancora possibile decidiate di tirarvi fuori?
C’è un clima positivo, ma non abbiamo ancora deciso. Dobbiamo affrontare i punti programmatici e scegliere chi sarà la candidata sindaca o il candidato sindaco.
Su quali punti programmatici cercate ancora una convergenza?
Quale visione c'è per la zona industriale, a partire dal cosiddetto “Quartiere ponte Roma”, e quale obiettivo ha la politica urbanistica della città? Caramaschi sceglie il veto su di noi accettando i diktat della SVP, ma è la Volkspartei che ha avuto la delega all’urbanistica negli ultimi dieci anni e la città è ferma. Molte fasce di popolazione non hanno più accesso alla casa e pensano di andarsene per via dell’alto costo delle abitazioni, la voce principale del costo della vita. Vogliamo che i meleti stiano bene o i giovani restino?
La SVP ha avuto l’urbanistica negli ultimi dieci anni e la città è ferma. Molte fasce di popolazione non hanno accesso alla casa, voce principale del costo della vita, e perciò pensano di andarsene.
E la candidatura a sindacə? Quali sono i vostri paletti?
La figura ideale è una persona con capacità amministrativa, che sappia identificarsi in diverse comunità – sia quella dei nuovi cittadini che di lingua tedesca – e abbia una chiara visione politica della città. Abbiamo sempre apprezzato la capacità amministrativa di Caramaschi nella gestione dei conti, ma per la prossima amministrazione ci auguriamo una maggiore visione politica della città, che definisca degli obiettivi chiari di sviluppo, soprattutto sul piano urbanistico. Che tipo di città e società si vuole? Noi puntiamo a una città più dinamica, che parli alle nuove esigenze delle persone.
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