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Galateo chiede il ritiro del bando

Terminato nel pomeriggio di oggi l'incontro a Roma tra Ministero, Provincia, Veneto e sindacati sul futuro delle Acciaierie Valbruna. Bernardoni (CGIL): "Ora è tutto nelle mani della Provincia".
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Foto: Fiom-Cgil
  • Il vicepresidente della Giunta provinciale, nonché assessore allo sviluppo economico, Marco Galateo, venerdì 7 novembre chiederà alla Giunta di ritirare il bando - da lui stesso proposto - dal valore di circa 150 milioni di euro che assegnerà per i prossimi cinquant’anni il diritto di superficie sull’area attualmente occupata dalle Acciaierie Valbruna.

    Nel pomeriggio di oggi, martedì 4 novembre, si è tenuto a Roma l'incontro sul futuro delle Acciaierie (e dei suoi oltre 500 lavoratori) convocato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a cui hanno partecipato i rappresentanti della Regione Veneto, della Provincia di Bolzano, della proprietà e delle organizzazioni sindacali.

  • Marco Galateo: l'assessore e Vicepresidente della Giunta chiederà alla Giunta di ritirare il bando da lui proposto. Foto: Fabio Brucculeri
  • Solo qualche giorno fa, venerdì 31 ottobre, il ministero aveva "riconosciuto la strategicità di Acciaierie Valbruna e la rilevanza della continuità degli approvvigionamenti in ambito siderurgico" a conclusione dell'istruttoria Golden Power, un insieme di poteri speciali che il Governo italiano può esercitare per proteggere gli interessi nazionali e la sicurezza in settori strategici. Nel caso di Valbruna potrebbe essere attivato se la gara indetta dalla Provincia dovesse essere vinta da una azienda straniera. Per la Provincia di Bolzano, oltre al vicepresidente Galateo, hanno partecipato all'incontro Antonio Lampis e la direttrice di ripartizione Manuela Defant.
    "Porterò in Giunta le istanze emerse oggi", fa sapere Galateo al termine dell'incontro, confermando che chiederà di ritirare il bando. “Torniamo a Bolzano con parecchi spunti di discussione sui quali prenderemo in fretta delle decisioni nell’interesse collettivo”, ha dichiarato ancora il vicepresidente della Provincia.
    Nel corso della riunione, i sindacati e la proprietà hanno invitato la Provincia a considerare alcune criticità, tra cui l’eventualità che il bando venga aggiudicato a una società diversa, con il rischio di un periodo di 4-5 anni di incertezza e di mancato utilizzo del terreno provinciale, che comporterebbe l’assenza di canoni per le casse pubbliche. È stata inoltre segnalata la diffida presentata dalla proprietà nei confronti della Provincia per rivendicare un diritto di opzione d’acquisto risalente al 1995 e rimasto sospeso.

  • Marco Bernardoni: "Ormai sono mesi che partecipiamo agli incontri, ma vengono spesso dette le stesse cose". Foto: CGIL
  • "Siamo riusciti a fare pressione sul vicepresidente, per il resto, però - dice Marco Bernardoni della Fiom/Cgil - l'incontro di oggi non ha portato a nulla di nuovo, tanto per cambiare". Durante l'incontro il ministro Urso ha fatto il punto sul riconoscimento della strategicità di Valbruna. "Urso ha dichiarato che la sua parte l'ha fatta, quindi ora è tutto nelle mani della Provincia", sottolinea ancora Bernardoni. "A breve dovrebbe esprimersi anche il TAR, a cui l'azienda ha fatto ricorso. Ma i lavoratori non possono permettersi di aspettare i tempi della giustizia, dunque speriamo che la Provincia accolga le nostre richieste anche se siamo consapevoli che sarà difficile". E il sindacalista conclude: "Ormai sono mesi che partecipiamo agli incontri, ma vengono spesso dette le stesse cose".