Society | Decisioni

Un timido segnale

I locali notturni possono restare aperti mezz’ora in più. Ulteriore prolungamento, deciso dal sindaco, in occasioni particolari. Zappetti: “La direzione è quella giusta”.

Buone nuove in tema di movida altoatesina: i gestori dei locali notturni e delle discoteche potranno prolungare di mezz’ora l’apertura degli esercizi e chiudere, dunque, non più alle 3 ma alle 3.30. Lo ha deciso la giunta provinciale su richiesta delle categorie interessate e del Consorzio dei Comuni. “La notizia farà senz’altro felici i giovani”, certifica il presidente della Provincia Arno Kompatscher. “Si tratta di un passo, seppur piccolo, nella direzione giusta - commenta cauto Vanja Zappetti, storico organizzatore di eventi, reduce dalla seconda edizione del Refugees Welcome tenutosi al Brennero, nella parte austriaca, lo scorso 25 giugno - non vedo perché le licenze non possano essere liberalizzate, fatte salve le necessità di rispetto dell’ambiente acustico”.

La questione, spinosa, del coprifuoco dei locali, torna, del resto, a scadenza regolare, ad occupare le cronache dei giornali, specie durante il periodo estivo quando i giovani affollano il centro storico bolzanino e non solo quello. Sono infatti spesso fioccate le proteste da parte dei residenti, spesso sul piede di guerra al fine di poter garantire il rispetto della quiete pubblica e della legge provinciale in materia. “Una fascia oraria più ampia - spiega Zappetti - significa più lavoro, più ritorno economico e meno gente sulle strade”. Un win-win insomma? “Stante, come detto, il rispetto delle norme sull'impatto ambientale - specifica l'organizzatore di eventi - qualsiasi residente preferirà un neon acceso con 100 persone all'interno piuttosto che un neon spento con 30 persone all'esterno, o peggio ancora 300 che escono tutte insieme alle 3.31”.

L’altra novità riguarda il fatto che in occasioni particolari, il sindaco potrà decidere di prorogare l’apertura anche fino alle 5 del mattino e in vista della stagione estiva, anche nella notte del passaggio all’ora legale, i locali notturni potranno osservare l’orario più lungo. “Mi auguro che i sindaci siano messi spesso nella condizione di preferire l'allungamento della licenza alla sua restrizione”, conclude Zappetti.