Sano come un pesce

“Stanno tutti bene”, era il titolo di un film di Tornatore con Marcello Mastroianni protagonista. Un titolo che potrebbe applicarsi quasi alla lettera, evidentemente, alla provincia altoatesina. Secondo i dati ASTAT 2016, pubblicati in occasione della Giornata Mondiale della Salute che si celebra domani, 7 aprile, il 48,4% degli intervistati, infatti, dichiara di stare bene e il 36,3% di stare molto bene, circa uno su otto (12,8%) valuta il proprio stato di salute né buono né cattivo e uno su quaranta (2,5%) sta male o molto male. L’86,4% dei maschi dichiara di stare bene o molto bene contro l’83,1% delle donne. Gli altoatesini che dichiarano di essere affetti da almeno una malattia cronica rappresentano il 31,9% della popolazione. Percentuale che non ha subito variazioni significative dal 2009 al 2016. Tra le persone di 65 anni e oltre la quota dei malati cronici sale al 65,2%. Circa tre altoatesini su dieci (31,7%), come nelle indagini condotte negli anni scorsi, hanno consumato farmaci nei due giorni precedenti la compilazione del questionario. Tra le persone di 65 anni e oltre la percentuale sale al 70,6%.
Felici come una Pasqua, pare
Il 71,1% e il 72,1% degli intervistati si è sentito rispettivamente felice e calmo/sereno sempre, quasi sempre o molto spesso nel periodo di riferimento. Fra sesso ed età la variabile che incide maggiormente sulla felicità di una persona è la seconda: tra i giovani 14-39enni la percentuale di persone almeno molto spesso felici (79,5%) è nettamente più alta che tra gli over 64 (61,8%). Ciò, dato che la popolazione anziana è a maggioranza femminile, spiega quasi completamente il divario di genere (74,0% tra i maschi e 68,4% tra le donne). Sentirsi calmi e sereni per molto o tutto il tempo è una condizione emotiva indipendente dall’età, leggermente più frequente tra i maschi (75,0%) che tra le donne (69,3%). Sentimenti negativi, come scoramento/tristezza e forte agitazione, provati molto frequentemente sono poco diffusi e riguardano rispettivamente circa sei e otto persone su cento. Con l’aumentare dell’età cresce leggermente la percentuale di individui sempre o molto spesso scoraggiati e tristi (5,0% dei 14-39enni e 7,3% degli over 64) e diminuisce quella di coloro che provano forte agitazione per molto o tutto il tempo (10,4% dei 14-39enni e 4,0% degli over 64).
Ricorso alle cure
Considerando un periodo di tre mesi, l’8,9% degli altoatesini si è recato al pronto soccorso, il 7,4% si è rivolto alla guardia medica e il 4,2% è stato ricoverato in un ospedale pubblico o privato. Tra gli over 64 la percentuale di coloro che hanno utilizzato i servizi sanitari è più alta che tra gli altri, non tanto per quanto riguarda l’accesso al pronto soccorso, quanto per i ricoveri ospedalieri (9,5% contro 2,9%) e il ricorso alla guardia medica (12,8% contro 6,2%). Disaggregando per sesso emerge una lieve ma significativa differenza relativamente ai ricoveri in ospedale (5,3% dei maschi e 3,1% delle donne).