Società | I dati

Sano come un pesce

L’ASTAT: l’84,7% degli altoatesini dichiarano di essere in buona salute. 7 persone su 10, inoltre, dicono di trovarsi sempre o molto spesso in uno stato d’animo felice.
Felicità
Foto: upi

“Stanno tutti bene”, era il titolo di un film di Tornatore con Marcello Mastroianni protagonista. Un titolo che potrebbe applicarsi quasi alla lettera, evidentemente, alla provincia altoatesina. Secondo i dati ASTAT 2016, pubblicati in occasione della Giornata Mondiale della Salute che si celebra domani, 7 aprile, il 48,4% degli intervistati, infatti, dichiara di stare bene e il 36,3% di stare molto bene, circa uno su otto (12,8%) valuta il proprio stato di salute né buono né cattivo e uno su quaranta (2,5%) sta male o molto male. L’86,4% dei maschi dichiara di stare bene o molto bene contro l’83,1% delle donne. Gli altoatesini che dichiarano di essere affetti da almeno una malattia cronica rappresentano il 31,9% della popolazione. Percentuale che non ha subito variazioni significative dal 2009 al 2016. Tra le persone di 65 anni e oltre la quota dei malati cronici sale al 65,2%. Circa tre altoatesini su dieci (31,7%), come nelle indagini condotte negli anni scorsi, hanno consumato farmaci nei due giorni precedenti la compilazione del questionario. Tra le persone di 65 anni e oltre la percentuale sale al 70,6%.

Felici come una Pasqua, pare

Il 71,1% e il 72,1% degli intervistati si è sentito rispettivamente felice e calmo/sereno sempre, quasi sempre o molto spesso nel periodo di riferimento. Fra sesso ed età la variabile che incide maggiormente sulla felicità di una persona è la seconda: tra i giovani 14-39enni la percentuale di persone almeno molto spesso felici (79,5%) è nettamente più alta che tra gli over 64 (61,8%). Ciò, dato che la popolazione anziana è a maggioranza femminile, spiega quasi completamente il divario di genere (74,0% tra i maschi e 68,4% tra le donne). Sentirsi calmi e sereni per molto o tutto il tempo è una condizione emotiva indipendente dall’età, leggermente più frequente tra i maschi (75,0%) che tra le donne (69,3%). Sentimenti negativi, come scoramento/tristezza e forte agitazione, provati molto frequentemente sono poco diffusi e riguardano rispettivamente circa sei e otto persone su cento. Con l’aumentare dell’età cresce leggermente la percentuale di individui sempre o molto spesso scoraggiati e tristi (5,0% dei 14-39enni e 7,3% degli over 64) e diminuisce quella di coloro che provano forte agitazione per molto o tutto il tempo (10,4% dei 14-39enni e 4,0% degli over 64).

Ricorso alle cure

Considerando un periodo di tre mesi, l’8,9% degli altoatesini si è recato al pronto soccorso, il 7,4% si è rivolto alla guardia medica e il 4,2% è stato ricoverato in un ospedale pubblico o privato. Tra gli over 64 la percentuale di coloro che hanno utilizzato i servizi sanitari è più alta che tra gli altri, non tanto per quanto riguarda l’accesso al pronto soccorso, quanto per i ricoveri ospedalieri (9,5% contro 2,9%) e il ricorso alla guardia medica (12,8% contro 6,2%). Disaggregando per sesso emerge una lieve ma significativa differenza relativamente ai ricoveri in ospedale (5,3% dei maschi e 3,1% delle donne).