Inquinamento NO2, Caramaschi minimizza
Il nuovo report di Legambiente parla chiaro: Bolzano è tra le prime 13 città in Italia per inquinamento da biossido di azoto (NO2), superando il parametro suggerito dall'OMS di 10 μg/mc. “Lo sapevamo – commenta il sindaco Renzo Caramaschi – e comunque i valori sono diminuiti: nel 2021, malgrado la ripresa delle attività, i dati non sono tornati sui valori del 2019, ma si sono assestati su quelli del 2020”. Questo si spiega con il “forte incremento delle immatricolazioni Euro 6 e, in generale, delle immatricolazioni di auto ibride o elettriche, oltre ai mezzi pubblici della stessa tipologia (o a idrogeno) acquistati dalla SASA”.
Per il sindaco quello della NO2 “è solo uno tra gli elementi inquinanti nocivi: vi è il dato dell'anidride carbonica, che calerà con il teleriscaldamento. C'è l'effetto canyon, che determina una maggiore concentrazione in talune vie. E comunque non siamo tra le più inquinate per PM10 e PM2,5”. Occorre comunque “un cambio di mentalità nella mobilità”, lasciando il mezzo privato in favore del trasporto pubblico. “Noi estendiamo le ciclabili e privilegiamo le corsie preferenziali, i pendolari dovranno abituarsi a lasciare l'auto a casa”.
PUMS alla casella di partenza
E il PUMS – che prevede una riduzione della NO2 del 14% ma si è arenato in Consiglio comunale? “È pronto, aspettiamo che la delibera di accompagnamento venga approvata – rassicura Caramaschi – stasera (7 febbraio) abbiamo l'incontro di maggioranza, speriamo vada tutto bene in vista di un'approvazione della delibera nella Giunta straordinaria di domani”. “Nulla verrà stravolto, il PUMS è uno scheletro, frutto dell'ottima collaborazione con la Provincia: l'80% dei costi inerenti la realizzazione di queste infrastrutture saranno a carico della Provincia. Bolzano non è più la Cenerentola”, conferma il sindaco.
Minimizzare è una delle
Minimizzare è una delle strategie di coloro che agiscono contro il bene comune.
Solamente in Alto Adige abbiamo ca. 80 morti dovuti all'ossido d'azoto. All'anno.
La legislazione europea e nazionale prevede un valore limite di 40 µg/m³ media annua e almeno questo limite andrebbe rispettato "… all’interno di zone ed agglomerati dove si verificano le concentrazioni più elevate alle quali la popolazione può essere esposta…".
In alcune zone della città il valore sopra riportato di 40 µg/m³ viene sistematicamente e da più di un decennio superato. L'aspettativa di vita delle persone che vivono in queste zone è fortemente compromessa dalla continua esposizione al gas ossido d'azoto.
La solidarietà e il rispetto delle leggi non è tra le priorità di alcuni amministratori.
Il sindaco, la giunta comunale, il presidente del consiglio provinciale, la giunta provinciale, l'agenzia per l'ambiente provinciale, il governo nazionale, i giudici del tribunale, la direzione generale per l'ambiente presso la commissione europea, la commissione europea, il parlamento europeo sono perfettamente informati del superamento dei valori limite degli ossidi d'azoto a Bolzano e delle gravi conseguenze sulla salute ma nessuno interviene.
Una sentenza del TAR del Lazio del maggio 2018 che imporrebbe il rispetto dei valori limite non viene attuata.
In reply to Minimizzare è una delle by Claudio Campedelli
Tutto vero, ma qui la
Tutto vero, ma qui la questione è simile al virus. Le emissioni le creiamo noi, non le crea il sindaco. Siamo noi con i nostri comportamenti. Ed è banale dire di andare in bicicletta, perché non è sempre fattibile e non si può obbligare con in una dittatura. Quindi che si fa? La cosa non è semplice ma si potrebbe agevolare il teleriscaldamento, poi spostare l' autostrada e quindi chi può deve comprare un' auto elettrica come ho fatto io (di conseguenza mettere più colonnine). Io ci aggiungo creare metropolitane leggere al posto dei bus che sono poco funzionali.
In reply to Tutto vero, ma qui la by Massimo Mollica
P.s. ho appena letto il Suo
P.s. ho appena letto il Suo articolo critico sul teleriscaldamento. Sempre questo non va bene come dovremmo riscaldarci? Con le pellicce?