“Il Pd non è cambiato, per questo mi faccio da parte”
“Comunico che ho dato le dimissioni da co-portavoce dei Verdi e al mio posto ci sarà Tobe Planer assieme a Corinna Lorenzi”. Con queste parole, pubblicate a tarda ora su Facebook e corredate da una fotografia che mostra il parco della stazione, Marialaura Lorenzini ha formalizzato la decisione maturata al concretizzarsi dell'ipotesi di un riavvicinamento del movimento ecologista in seguito alla vittoria di Renzo Caramaschi nelle primarie del Pd, ed evidentemente giunta al punto di non ritorno durante la riunione che i Verdi hanno tenuto ieri sera (7 marzo), presenti anche i due esponenti provinciali Riccardo Dello Sbarba e Brigitte Foppa.
“Ho cercato di convincere il mio gruppo – ha affermato Lorenzini – dell'illusorietà della svolta costituita dall'elezione di Caramaschi nel quadro della strategia complessiva del Pd. Da quella parte politica, infatti, i segnali di cambiamento non sono mai arrivati durante tutto il corso della campagna delle primarie. Sui temi dirimenti – progetto Benko, areoporto e inceneritore – la loro posizione è rimasta sostanzialmente la stessa, ritengo quindi poco sensato mitigare adesso il nostro atteggiamento. Le mie dimissioni da portavoce vogliono sottolineare con forza che il cammino dei Verdi deve procedere in un'altra direzione”.
Pur non essendo più portavoce, Lorenzini ha anche affermato però che non intende in ogni caso cessare di fornire il suo apporto ai gruppi di lavoro che nel frattempo si sono costituiti al fine di interpretare “un profilo di efficace opposizione”.
Nell'imminenza delle primarie
Nell'imminenza delle primarie ho chiesto a due dei candidati del PD quale fosse la loro posizione personale rispetto al progetto Benko, avendo risposte articolate, ma non nette ed indiscutibili. La sensazione che ne ho ricavato è stata quella di una sostanziale sospensione del loro giudizio in merito, per non compromettere l'eventuale assenso in sede di primarie dei bolzanini contrari al centro commerciale. La posizione del PD si deve quindi leggere fra le righe ed interpretarla gioco forza come non difforme rispetto a quella che il partito aveva al momento delle dimissioni di Spagnolli. La domanda che giustamente devono porsi i verdi è se con tali premesse sia giustificato un appoggio immediato a Caramaschi oppure se non convenga loro attendere il primo turno di votazioni per il sindaco e condizionare poi con maggiore forza politica l'appoggio al candidato PD prima del ballottaggio. La posta in gioco è molto grossa e sarebbe interesse delle parti politiche riconoscibili nel centrosinistra trovare un punto di incontro sulla destinazione urbanistica dell'area di via Alto Adige, accantonando il progetto "nodo" di Benko.
Trovo sorprendente (anzi no,
Trovo sorprendente (anzi no, non mi stupisce) e seccante che tutti gli esponenti politici della sinistra bolzanina si accapiglino (prendendo posizione, evitando di prenderla, spargendo fumo....) sulla questione Benko, senza fare la cosa più ovvia e democratica: aspettare di sapere cosa ne pensano i cittadini.
Evidentemente hanno ancora ben radicato il vecchio vizio della sinistra italiana: "Lo sappiamo noi cosa è meglio per voi cittadini, quindi è inutile che ci dite la vostra opinione. Se credete ancora che siamo in politica per rappresentare voi siete dei creduloni e poi - che diamine - siamo più bravi ed esperti, quindi lasciateci lavorare!"
In reply to Trovo sorprendente (anzi no, by pinaz cinquantasette
A sinistra è sempre il
A sinistra è sempre il partito a sapere cos'è meglio per tutti.
"progetto Benko, areoporto e
"progetto Benko, areoporto e inceneritore – la loro posizione è rimasta sostanzialmente la stessa". Überall diese Andeutungen, Unterstellungen und unklaren Positionierungen. Ich verstehe die Vorsicht vor Volksreferenden aber wie soll man die neuen Gesichter bewerten, wenn nicht klare Stellungnahmen und Planungen für die Zukunft vorliegen? Wofür Caramaschi stand und steht ist mir total unklar.