Economy | CGIL su caso Sel

"Gestione energia resti in mano pubblica"

Il sindacato altoatesino prende posizione sul caso Sel sollecitando la salvaguardia della professionalità dei lavoratori ed i posti di lavoro nel settore.
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Foto: Folio

Il modello di gestione adottato con l'istituzione di Sel è ampiamente fallito soprattutto perché la provincia ha indirizzato il proprio intervento verso obiettivi affaristici e clientelari, tesi ad avvantaggiare non la collettività nel suo complesso, ma principalmente gli interessi della sua stessa azienda, convinta tra l'altro di rimanere impunita, sebbene il conflitto d'interessi fosse sotto gli occhi di tutti”.
È questo il contenuto durissimo di un comunicato congiunto di Doriana Pavanello, della segreteria provinciale Cgil/Agb e di Paolo Buonaspina, della categoria lavoratori dell'energia.

La Cgil ritiene che le ricchezze derivanti dalla produzione e distribuzione dell'energia idroelettrica vadano ridistribuiti alla comunità civile, coinvolgendo tutti i comuni altoatesini, adottando forme di gestione che privilegino forme cooperativistiche. 

Pavanello e Buonaspina si dicono preoccupati per le prospettive occupazionali dei lavoratori di Sel e si augurano il "mantenimento in mano pubblica della produzione e gestione delle risorse energetiche, salvaguardando la professionalità dei lavoratori del settore.