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Anche FC Südtirol ha votato Tavecchio

Walter Baumgartner ha sostenuto a Roma l’elezione del nuovo presidente federale, colpevole di aver insultato donne e africani.

Anche il calcio altoatesino ha contribuito all’elezione del nuovo presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio. Lo ha fatto attraverso il voto del presidente del FC Südtirol Walter Baumgartner che nei giorni scorsi aveva ‘assolto’ Carlo Tavecchio, nell’occhio del ciclone alcune dichiarazioni molto discusse sugli africani che giocano in Italia. 

Per Baumgartner Tavecchio - reo di aver affermato che gli africani prima di approdare in Italia mangiavano le banane” e che per giocare devono mostrare il loro ‘pedigree’ - avrebbe commesso sì un errore, ma di fatto la sua candidatura a presidente della federazione italiana era l’unica possibile per evitare un commissariamento dopo spedizione fallimentare ai modali brasiliani. 

"Le questioni di accoglienza sono un conto, quelle del gioco un'altra. L'Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che Optì Pobà[6] è venuto qua, che prima mangiava le banane, adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così. In Inghilterra deve dimostrare il suo curriculum e il suo pedigree..."

Per essere eletto il comasco Tavecchio ha potuto contare da una parte sui voti della Lega Dilettanti di cui era presidente da anni, e dall’altra del sostegno dei principali club della serie A. 

Gran parte del mondo del calcio e dell’opinione pubblica non ha salutato positivamente l’elezione di Tavecchio, ritengono la sua figura inadeguata per il difficile compito di rinnovare il calcio italiano, stretto nella morsa tra gli interessi economici e la violenza negli stadi. 

Tra l’altro la gaffe di Tavecchio sulle banane non è rimasta l’unica. 
Recentemente in un intervista televisiva rilasciata a report, Tavecchio si è pronunciato in maniera discutibile anche in merito al calcio femminile

"Siamo da sempre protesi a voler dare una dignità estetica alla donna del calcio. Prima si pensava che fosse handicappata rispetto al maschio per resistenza ed altri fattori, adesso invece abbiamo riscontrato che sono molto simili. Adesso abbiamo creato uno slogan che parla della donna come l'altra metà del calcio."

Le donne nello sport handicappate