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Südtirol, ora è vietato sbagliare

L'arrivo in panchina di Castori, il terzo allenatore stagionale, dovrà coincidere con un cambio di mentalità e una maggiore tenuta difensiva. A partire dalla scontro diretto contro il Mantova
Paolo Bravo - Fabrizio Castori
Foto: FC Südtirol
  • L’arrivo in panchina di Fabrizio Castori al posto dell’esonerato Marco Zaffaroni, si spera possa portare aria diversa e soprattutto punti. La situazione della formazione biancorossa è critica ma non disperata: certo alcuni tasselli devono essere messi al proprio posto. E in maniera urgente. D’altronde serve una scossa e non da poco per risollevare una squadra ultima in classifica con appena 13 punti, che non vince da oltre due mesi (2-0 a Cosenza), e che nelle ultime otto gare ha rimediato un solo punto (contro il Frosinone), segnando 3 gol e subendone ben 17.

  • Il nuovo Mister

    Castori, forte della sua esperienza soprattutto in serie B (è il tecnico in attività che vanta più presenze tra i cadetti) deve ridare alla squadra serenità, mentalità, il giusto approccio alle gare, la tenuta difensiva e soprattutto punti. Anche perché, ultimamente in particolare si è vista una squadra che fatica a reggere il confronto nei 90 minuti, che subisce gol alla prima occasione avversaria con annessi errori individuali o di reparto. Insomma già sabato contro il Mantova alle 15 al Druso il Südtirol è atteso ad una reazione importante.

  • Il Calendario

    Ecco se Zaffaroni è arrivato e subito ha affrontato in serie tre big come Sassuolo, Spezia e Cremonese, prima che la sconfitta contro la Juve Stabia venerdì scorso ne decretasse il suo esonero, le prime gare che si appresta ad affrontare Castori sono più alla portata, anche se certamente molto complicate da affrontare. Anche perché tanti sono scontri diretti, a cominciare proprio da quello contro il Mantova, dove servirà  fare uno sforzo per invertire in primis il trend negativo, ma anche per un po’ di ossigeno a livello psicologico, oltrechè per risalire qualche posizione di classifica, che è sì molto corta, ma i punti da recuperare sulla salvezza diretta sono comunque quattro. Dopo la sfida contro i lombardi, il Südtirol sarà di scena sabato al San Nicola contro il Bari, quarto in classifica, e poi giocherà in casa a Santo Stefano contro il Cittadella, ultimo assieme ai biancorossi, prima di chiudere il 2024 con la sfida in trasferta contro il Modena, che naviga in piena zona playout, del 29 dicembre.

  • Esultanza dopo un gol: il Südtirol vuole tornare a gioire Foto: Ufficio Stampa FCS / Foto Bordoni
  • Infortuni e top Players in difficoltà

    Fare a meno ormai da un paio di mesi di capitan Tait (che dovrebbe tornare a febbraio), di Poluzzi (rientrato contro la Juve Stabia), di Kurtic (lo vedremo dopo la pausa natalizia) e Masiello (starà fuori le prossime due, anche perché c’è la sfida contro il Bari che lui non ha mai giocato da quando è al Südtirol) sono mancanze di un certo peso per una squadra che fatica a trovare la sua identità e dovrebbe aggrapparsi ai suoi uomini guida e di maggiore esperienza. Inoltre giocatori che nelle prime due stagioni di B hanno fatto la differenza, su tutti Odogwu e Casiraghi, sono l’ombra di quelli ammirato nel recente passato. Lo stesso Davi, dopo il rientro dall’infortunio, non è più riuscito a trovare quel rendimento del passato. E tutto questo, per una squadra che deve salvarsi ed è in forte crisi, non è cosa da poco: Castori dovrà essere bravo a “rimettere in sesto” i big.

  • Mercato

    Il 2 gennaio apre la finestra invernale. Il direttore sportivo Paolo Bravo dovrà intervenire pesantemente per portare a casa quelle pedine necessarie per sistemare la squadra, cercando di arrivare alla salvezza. Occorre rinforzare tutti i reparti: almeno un difensore centrale, un esterno, un centrocampista centrale e una prima punta. E forse un portiere da affiancare a Poluzzi, dato che Drago ha dimostrato di essere ancora acerbo per la B. Per quanto concerne il difensore  Pietrangeli e soprattutto Ceppitelli non hanno lasciato il segno. Serve un giocatore di categoria, che diriga la difesa permettendo anche di subire meno gol. In mezzo al campo un regista bravo ad impostare, mentre sulla fascia un esterno, in grado di agire sia a destra che a sinistra, abile sia in fase difensiva che offensiva. E poi una prima punta che garantisca un po’ di gol, dalle caratteristiche diverse rispetto a quelle di Odogwu. Servirà aprire però, con ogni probabilità, molto di più rispetto al passato i cordoni della borsa per riuscire a portare a Bolzano un certo tipo di giocatori.