Politics | Bolzano

Studentati e PNRR, “non sappiamo niente”

Il vicesindaco e assessore all'urbanistica Konder risponde al Team K sulle manifestazioni d'interesse dei privati - da via Vintler al progetto “Camplus” in viale Europa: “Cantieri non a breve”.
Stephan Konder
Foto: Comune di Bolzano
  • Fa discutere l’elenco di strutture dichiarate idonee dal Ministero dell’Università e della Ricerca a ospitare residenze universitarie attraverso la manifestazione d’interesse del settembre 2023. Come rivelato da SALTO, il Ministero tramite decreto ministeriale ha adottato l’elenco degli immobili e nella graduatoria pubblicata figuravano quattro ipotetiche strutture private a Bolzano. Tre di queste sono già in discussione da tempo: lo studentato progettato in via Vintler dal “Sodalizio cattolico” (70 posti), quello proposto dalla Habitat Spa di Tosolini dietro al palazzo Bic in via Pacinotti (244 posti) — già bocciato dalla Commissione comunale di valutazione delle manifestazioni d’interesse per la zona produttiva — e lo studentato all’ex Halle-28 ai Piani di Bolzano (261 posti) già in costruzione sul terreno della Merkur Projects Srl di Franz Zelger. A questi se ne aggiunge una nuova: 144 posti letto gestiti dalla Fondazione Camplus in un edificio in viale Europa (presso l’ex-RAS), a fianco del già esistente Univercity.

  • L'edificio ex RAS in viale Europa a Bolzano:: qui il gruppo bolognese Camplus si è fatto avanti per la gestione di un nuovo studentato. Foto: Google Street View
  • Camplus è il primo provider di housing per studenti in Italia, con sede a Bologna, noto per la realizzazione di studentati “di lusso” (e perciò molto contestato dalle associazioni studentesche). Attualmente gestisce circa 11mila posti letto ed è presente in 13 città italiane e due spagnole. “A maggio abbiamo solo partecipato, come possibile gestore, alla manifestazione d'interesse indetta per capire il contesto locale, non un vero e proprio bando, che non è mai partito”, fa sapere la società a SALTO.

  • Le domande del Team K

    Il consigliere comunale del Team K Matthias Cologna ricorda però, in una domanda di attualità presentata ieri (12 marzo) in Consiglio comunale a Bolzano, come i partecipanti alla manifestazione d’interesse ministeriale abbiano “la corsia preferenziale per ricevere fondi PNRR come immobili adibiti a studentati”. Alla Giunta, il Team K chiede se "le strutture menzionate hanno ricevuto finanziamenti dallo Stato”, se “è previsto un avvio dei lavori a breve e qual è lo stato dei progetti, ad esempio del Sodalizio cattolico in via Vintler” e se, qualora ritenute idonee, “saranno inserite nella convenzione-tipo delle aree produttive e convenzionate con la Provincia per canone calmierato col diritto allo studio, perché stiamo costruendo stanze studentati senza fare in modo che tutti se la possano permettere”. 

  • I consiglieri comunali del Team K Matthias Cologna e Thomas Brancaglion: il gruppo consiliare bolzanino si è occupato spesso della questione studentati. Foto: Team K
  • La risposta del vicesindaco

    La risposta della Giunta comunale è secca. “Non sappiamo se le strutture hanno ricevuto finanziamenti statali né se ci sarà il canone calmierato provinciale” risponde l’assessore all’urbanistica e vicesindaco Stephan Konder, “e per nessuno dei progetti in elaborazione stanno partendo i lavori. Forse non è nemmeno questione di mesi”. In ogni caso, precisa l’assessore, “per gli edifici realizzati in zona produttiva la stipulazione della convenzione-tipo con il Comune è presupposto per il rilascio del titolo edilizio, a prescindere da quale sia la fonte di finanziamento”.

     

    “Per nessuno dei progetti in elaborazione stanno partendo i lavori. Forse non è nemmeno questione di mesi”

     

    Mi sarei aspettato di più”, commenta Cologna, “sappiamo che si è già concluso l’iter per le manifestazioni d’interesse di alcune strutture private in zona produttiva: se si aggiungono altre strutture, la domanda è se il Comune preveda lo stesso iter — e se abbia un’organica pianificazione degli studentati. L’Università di Bolzano chiede 600 posti, con le tre strutture di cui c’è stato il via libera comunale si arriva già oltre 500 posti, dal Sodalizio cattolico — sebbene non è dato sapersi quando parte — si aggiungerebbero ulteriori 70 posti. Per quest’altri nuovi studentati che puntano a ricevere fondi PNRR — attraverso un bando ministeriale dov’è richiesto che il 30% dei posti siano assegnati col diritto allo studio — il Comune di Bolzano non ha idea se avvierà altri convenzionamenti per le zone produttive. Ed è una decisione politica. Infine, si costruiscono strutture ma non è dato sapersi se si convenzioneranno con la Provincia per il canone calmierato”, conclude il consigliere comunale.