Bolzano si ricarica (di colonnine)
“È un primo passo che dobbiamo fare per legge, in ossequio a una norma nazionale che prevede l’implementazione di nuove colonnine elettriche, per un numero pari a una ogni mille abitanti. Il parco macchine sta cambiando, con l'introduzione dell’ibrido l’inquinamento in città derivante dal traffico si è stabilizzato e sta diminuendo”. È un Renzo Caramaschi “elettrizzato”, quello che presenta il bando per l’installazione d’una cinquantina di colonnine di ricarica doppie a Bolzano. La Giunta comunale ha infatti approvato ieri (15 maggio) l’assegnazione di spazi per la ricarica di veicoli elettrici su suolo pubblico, demandando al competente Ufficio Mobilità la procedura di assegnazione degli spazi. La città capoluogo era indietro rispetto al numero di colonnine elettriche già installate - “una trentina”, sostiene il primo cittadino. Riguardo all’occupazione dei parcheggi a rotazione, il sindaco Caramaschi e il vicesindaco Luis Walcher non vedono problemi di sorta: “Non saranno cancellati posti auto, il numero di parcheggi non cambia”. “Per il 2035 Bolzano dovrà prepararsi convertendo almeno 2000 parcheggi (su 7000 posti auto in strada) alla ricarica elettrica” spiegò a febbraio l’assessore alla mobilità Stefano Fattor, secondo cui il bando “è un inizio; e si parte senza piagnistei”.
“Complessivamente si tratta di 56 nuove colonnine con doppia presa, per un totale di almeno 112 punti di ricarica, distribuiti sull'intero territorio comunale che andranno ad aggiungersi nei prossimi mesi a quelli già esistenti. Sono previste anche alcune nuove postazioni di ricarica riservate ai taxi”, spiegano Caramaschi e Walcher, sottolineando come la dotazione di sistemi di ricarica per veicoli elettrici sia “in linea con gli indirizzi di mobilità sostenibile presenti negli strumenti di programmazione della mobilità cittadina”. L’assegnazione delle colonnine, distribuite tra i 4 migliori offerenti, dovrebbe avvenire nel giro di sei-sette mesi; le concessioni sono di 7 anni, prorogabili a discrezione del Comune.
Qual e' il carico totale (kW)
Qual e' il carico totale (kW) e il consumo annuale previsto (MWh) per queste colonnine? Sono previsti interventi alla rete di distribuzione? A carico di chi?
C'e' il rischio di un forte aumento delle spese fisse in bolletta per gli oneri di rete.
Ben vengano le colonnine, ma pagate dall'utenza, non dalla collettivita'. Chi sceglie di non avere l'auto non deve essere costretto a contribuire alle spese di chi ne fa uso.
In reply to Qual e' il carico totale (kW) by Gianguido Piani
Speriamo, che qualcuno di
Speriamo, che qualcuno di competenza risponda alle sue domande.
Comunque credo, che lo pagheremo comunque noi cittadini, con o senza macchina, che sia poi elettrica o no.
Fahhradstadt nr 1 in Italien.
Fahhradstadt nr 1 in Italien. Wo sind die Radständer?
Premesso che le spese fisse
Premesso che le spese fisse in bolletta non le decide ne il Comune ne tanto meno la Provincia. Premesso anche che le spese sanitarie causate dall' inquinamento dei mezzi termici sono a carico della collettività.
Premesso tutto questo da possessore di un'auto elettrica sono 2 le esigenze che emergono nella mobilità elettrica: chi deve ricaricaricare velocemente (al pari di chi usa un' auto ICE), e quindi vanno implementate delle sorte di stazioni di servizio con magari delle Hypercharger (costruite tra l'altro qui a Bolzano da Alpitronic) dai 50 kW di potenza in su. Sarebbe appropriato aggiungere anche servizi aggiuntivi come bar e servizi igienici, dove realtà come Mila o Loacker potessero publicizzare i loro prodotti.
Poi invece vi è chi parcheggia l'auto e la ricarica tutta la notte, e quindi basterebbero circa 3 kW di potenza. Ed è quello che ha proposto A2A con la sua City Plug. ovvero colonnine che costano un decimo e che erogano appunto fino a 7 kW di potenza per più punti, senza obbligo di spostarla la notte quando è piena. Così si permette a chi non ha un garage privato o può ricaricarla sul posto di lavoro di prendere in considerazione l'acquisto di una BEV. Le colonnine in AC da 11 kW vanno bene per chi, come i turisti, viene in centro a fare acquisti e sosta 3/ore, non per i cittadini e la loro vita quotidiana. Quello che più mi dispiace è che chi fa queste decisioni non ha una BEV e non prenderà in considerazione quanto da me scritto.