Compleanno con Hemingway
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Un anno di corsa. E ancora (meno di) un mese di corsa, per i preparativi in vista del primo compleanno della “Nuova Libreria Cappelli”, che ha inaugurato lo scorso anno in Corso Libertà raccogliendo il testimone della storica libreria di Piazza Vittoria a Bolzano. Perché a Marcello Landi, che ne è anima e fautore, è venuta un’altra “pazza idea”, come la presenta lui stesso: riaprire i battenti per tre giorni, il prossimo 6-7-8 giugno, della “vecchia Cappelli” e ospitarvi una maratona di presentazioni, eventi e una mostra. Quest’ultima dedicata allo scrittore premio Nobel che visitò la libreria bolzanina nel 1948: Ernest Hemingway.
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“È come se non fosse stata data degna sepoltura alla vecchia Cappelli: quando chiuse non ci fu abbastanza partecipazione”, ricorda Landi, mentre con le colleghe Debora Runci e Chiara Urbanis definisce in questi giorni il calendario degli eventi. E così la nuova Cappelli ha deciso di cogliere l’occasione del suo primo anno di vita per un omaggio alle storiche mura della vecchia libreria, ridando loro vita e restituendole per tre giorni alla città in attesa d'una nuova destinazione.
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La “vecchia” Cappelli — nell’edificio di proprietà della Provincia — sarà decorata di piante del vivaio bolzanino Schullian e ospiterà la mostra su Hemingway e Cuba, curata dal collezionista austro-cubano Leonardo Pedroso Sotolongo. Tra i pezzi esposti ci sarà, ad esempio, la canna da pesca dello scrittore americano, nonché alcune locandine originali del cinema cubano.
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Wu Ming e “Trento Film Festival”
Fitto sarà il programma di presentazioni, con tra gli ospiti più illustri i Wu Ming 4 (venerdì 7 giugno), l’autrice di “Alma” (Feltrinelli) Federica Manzon (giovedì 6 giugno), gli autori di minimum fax Antonio Talia con “La stagione delle spie ” e Veronica Galletta con “Pelleossa”, l’illustratrice Noemi Vola, Carla Ghisalberti della casa editrice per bambini e ragazzi “Orecchio acerbo” e, nell’ambito del Trento Film Festival, gli autori Arno Camenisch, Paola Favero, Marco Berti e Andrea Rizzato.
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E ancora Enrico De Zordo con “Flâianeur - Passeggiate marziane dentro e fuori le pagine di un classico minore”, Luca Fregona, Stefania Gander, Roberto Masiero e infine Silvia Abesano, traduttrice dal tedesco del romanzo di Kim de l’Horizon vincitore del Deutscher Buchpreis “Perché sono da sempre un corso d’acqua” (Il Saggiatore). Le presentazioni si alterneranno tra vecchia e nuova Cappelli, ma in questo caso niente corse: a separarle sono solo pochi metri, a unirle una lunga storia alle spalle e, una volta spenta la prima candelina, il desiderio di correre ancora.
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