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Dopo la firma, il via alle trattative

Ricucito lo strappo tra Provincia e sindacati sulla contrattazione per i dipendenti pubblici, anche se la lettera d'intenti non convince tutti. Martedì 29 aprile cominceranno le trattive sugli 825 milioni di euro per il triennio 2025-27.
USP/Fabio Brucculeri
Foto: USP/Fabio Brucculeri
  • Una risoluzione senza precedenti quella registrata martedì 15 aprile, nella Provincia di Bolzano. La firma alla lettera d'intenti, infatti, mai prima d'ora era stata elaborata per una trattativa sindacale. Con questo accordo i sindacati approvano l'offerta economica della Provincia, pari 825 milioni di euro per il triennio 2025-27 per i dipendenti che rientrano nel contratto collettivo d'intercomparto e il personale docente delle scuole a carattere statale. Dopo lo stop delle interlocuzioni avvenuto a inizio febbraio, quando i sindacati avevano abbandonato il tavolo delle trattative perchè non soddisfatti dell'adeguamento all'inflazione proposto dai vertici provinciali, le parti si erano ritrovate a metà marzo quando l'assessora Magdalena Amhof, insieme al Presidente della Provincia Arno Kompatscher​​, che ha la delega alle Finanze, aveva messo sul tavolo 825 milioni di euro (225 in più rispetto all'offerta precedente) per gli aumenti salariali dei dipendenti pubblici e per il pagamento una tantum per tenere conto dell'inflazione del periodo 2022-2024. Da lì a poco, però, alcune sigle sindacali avevano rincarato la dose chiedendo non più un aumento del budget ma anche una riduzione di due ore dell'orario di lavoro settimanale, portandolo a 36 ore a partire dal 2026. Una richiesta che aveva irritato l'Agenzia per le relazioni sindacali che la scorsa settimana, però, è riuscita a ottenere la firma dei sindacati - ma non di tutti - alla lettera d'intenti che sancirà le basi, e i temi, su cui si reggeranno le vere e proprie trattative che cominceranno il 29 aprile. Un passo decisivo raggiunto però con un metodo che diversi sindacalisti, e perfino rappresentanti di Palazzo Widmann, non hanno problemi a definire alquanto "anomalo" perchè fino ad ora la Provincia non aveva mai richiesto una firma a una lettera d'intenti prima dell'inizio delle trattative.

    "Solitamente la Provincia stanzia dei fondi e, poi, le parti decidono come investirli. Invece questa volta - spiega il sindacalista Cgil Stefano Barbacetto che, come i rappresentati Uil della funzione pubblica, non ha firmato la lettera - c'è stata una prima proposta, che è stata rifiutata, e poi una seconda che però ha previsto la formulazione di questa lettera d'intenti. L'investimento è molto grosso, però si tratta di un metodo anomalo che, tra l'altro, include iniziative non proposte e volute dai sindacati, come l'Alto Adige Pass gratuito per i dipendenti".

  • Arno Kompatscher: ha spiegato che nella lettera d'intenti si prevede un ulteriore pagamento una tantum di 75 milioni di euro per il periodo 2022-24, mentre altri 75 milioni di euro all'anno per il triennio 2025-27 saranno destinati all'aumento strutturale degli stipendi a partire dal 1° gennaio 2025. Foto: ASP/Fabio Brucculeri
  • Come ha spiegato il presidente Kompatscher, la lettera d'intenti prevede un ulteriore pagamento una tantum di 75 milioni di euro per il periodo 2022-24, mentre altri 75 milioni di euro all'anno per il triennio 2025-27 saranno destinati all'aumento strutturale degli stipendi a partire dal 1° gennaio 2025. Nella lettera d'intenti sono stati inseriti anche i seguenti punti: la messa a disposizione del nuovo abbonamento annuale “Alto Adige Pass” del valore di 250 euro; l'aumento del fondo sanitario integrativo SaniPro di almeno 1 milione di euro all'anno per il personale del contratto collettivo intercompartimentale e delle scuole a carattere statale. Inoltre, si prevede la riapertura delle trattative, anche economiche, per il contratto di comparto per il personale docente delle scuole provinciali, delle scuole statali e del personale pedagogico delle scuole dell'infanzia.
    In merito al Pass gratuito, Barbacetto dice: "Se quella dell'Alto Adige pass è una misura ecologica, che non abbiamo richiesto, allora deve riguardare tutti, ma sappiamo che, anche se la Provincia dice di dare il buon esempio, i privati non la seguiranno. Se invece è una misura economica allora noi rispondiamo: 'No grazie, dateci pure il controvalore'". La Cgil, con le altre sigle, siederà comunque al tavolo delle trattative e - precisa Barbacetto - "lo farà lealmente". Sulla stessa linea Sabina Bonetalli di Uil: "Anche noi non abbiamo firmato, perché non credo che la contrattazione debba essere regolata da una lettera d'intenti, in cui si parla ad esempio di un nuovo modello lavorativo. Sono cose che andrebbero fatte in contrattazione, non in una lettera. È la prima volta che capita e come Uil questo metodo non lo condividiamo".

  • Gianluca Moggio: "Abbiamo accettato perchè vogliamo assolutamente spingere per portare a casa le risorse messe a disposizione" Foto: Dalla Serra/SALTO
  • Quella di Cgil e Uil, però, non è stata una scelta maggioritaria né per numero di sigle sindacali che non hanno firmato, solo due (e anche all'interno della stessa Uil ci sono state delle divisioni, visto che i rappresentati del personale scolastico hanno firmato), e né per peso di rappresentanza. Solo Asgb e Cisl - che hanno firmato -, infatti, rappresentano il 50 per cento più uno del totale dei dipendenti inclusi nella trattativa, che sono circa 40 mila. A firmare "nonostante tutto" è stata la Gs Sag. "Abbiamo accettato perché vogliamo assolutamente spingere per portare a casa le risorse messe a disposizione, anche se magari sono un po' deludenti, specie quelle destinate agli arretrati", commenta Gianluca Moggio di Gs.

  • Hermann Troger (il secondo da sinistra): secondo il Presidente dell'Agenzia provinciale per le relazioni sindacali il metodo di far firmare una lettera di intenti è sì anomalo, ma si tratta di un impegno reciproco affinché si sappia già da subito di che temi si andrà a trattare nelle prossime settimane. Foto: LPA/Fabio Brucculeri
  • Anche per il Presidente dell'Agenzia provinciale per le relazioni sindacali, Hermann Troger, il metodo di far firmare una lettera di intenti è sì anomalo, ma si tratta di un impegno reciproco affinché si sappia già di che temi si andrà a trattare nelle prossime settimane e mesi. "Condivido l'obiezione delle sigle che non hanno firmato - dice Troger - però c'è un motivo preciso dietro questa scelta. La decisione dei fondi in più che la Giunta dovrà spostare non è ancora stata presa, quindi questa lettera è un impegno anche per la politica e non solo per i sindacati. Inoltre così si sono messi nero su bianco i temi della trattativa".

  • Si parlerà anche della settimana a 36 ore

    I sindacati avevano chiesto di inserire nelle trattative la riduzione oraria. "Ecco, l'abbiamo inserita raggiungendo un compromesso. Non potevamo garantire che l'orario venisse ridotto dal 2026, ma siamo disponibili a parlarne nel corso delle trattative future. Prima si farà l'accordo per la tantum dei 75 milioni, già nelle prossime settimane. Immediatamente dopo - spiega ancora Troger - si tratterà degli altri argomenti, tra cui la settimana a 36 ore".

    E sulla scelta di fornire l'Alto Adige Pass gratuito ai dipendenti il Presidente dell'Agenzia dice: "Credo sia una proposta sensata, tanto è vero che anche alcune aziende private offrono questo benefit. E poi non devono essere solo i sindacati ad avanzare delle proposte, può essere anche il datore di lavoro a chiedere qualcosa per il bene dei lavoratori. Si tratta di un benefit, punto. Non si tirano via dei soldi da altre misure messe sul tavolo, è un'aggiunta".

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Salto User
stefanoboragine66 Tue, 04/22/2025 - 10:48

La lettera è stata cambiata e modificata più volte. Quello che non è mai stato cambiato è il finanziamento messo a disposizione. Per tale motivo la nostra Organizzazione Sindacale non ha firmato. Come più volte segnalato in maniera trasparente, AGO ha sempre chiesto maggiori risorse per compensare la giusta l'inflazione. Non ci siamo mai spostati dalla nostra posizione.

Il Presidente della Giunta provinciale aveva promesso di restituire la giusta dignità ai dipendenti attraverso il riconoscimento di una giusta retribuzione. Le risorse che figurano nella lettera di intenti non sistemano le nostre retribuzioni e quindi siamo stufi di promesse!

Per questo motivo non abbiamo controfirmato una ennesima promessa!

Stefano Boragine
AGO -Landessekretär - Segretario Provinciale AGO
_______________________________________________
AGO-Landessekretariat - Segreteria Provinciale AGO
Tel.: 338 17 42 587 - [email protected]
Autonome Gewerkschaftsorganisation
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Tue, 04/22/2025 - 10:48 Permalink