“La soluzione non è il reclamo all’UE”
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La questione del traffico sul Brennero è molto dibattuta; c’è chi, come il ministro Matteo Salvini, vorrebbe la completa apertura al confine e chi, come la Federazione Ambientalisti Alto Adige, ritiene che le limitazioni tirolesi al traffico proteggano la popolazione altoatesina. Continuano con la via del dialogo i presidenti Kompatscher e Mattle, per cui è necessario un accordo trilaterale Austria, Italia, Germania.
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Non tutti i divieti vengono per nuocere
Josef Oberhofer, presidente della Federazione Ambientalisti Alto Adige, afferma: “L'Austria e la provincia del Tirolo da anni combattono la valanga dei veicoli pesanti, e con il divieto di circolazione settoriale di circolazione notturna sono riusciti a introdurre ostacoli che danno almeno un po' di respiro agli afflitti abitanti lungo la strada del Brennero. Il Presidente Kompatscher dovrebbe comunque appoggiare l'Austria, anche solo per motivi di politica autonomistica, e così allo stesso tempo dimostrare la serietà del piano climatico da lui stesso promosso”.
Le limitazioni, prosegue la Federazione, permetterebbero infatti di spostare sulle linee ferroviarie svizzere gran parte delle merci, diminuendo il volume di affari nel settore autotrasporti, ma migliorando la salute della popolazione tirolese. “Siamo curiosi di vedere se per l'UE la salute delle persone nel Tirolo, Alto Adige e nel Trentino sarà considerata più importante dei ambizioni di profitto delle associazioni degli autotrasportatori”, afferma Hanspeter Staffler, direttore della Federazione.
Secondo il Dachverband, le associazioni degli autotrasportatori esercitano da anni pressioni sui governi di Roma, Monaco e Berlino per annullare le limitazioni austriache in materia di trasporti autostradali. Di queste istanze si fa da tempo portavoce il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, promotore della lettera che il governo italiano ha scritto alla Commissione Ue per avviare una procedura d'infrazione contro l'Austria per i blocchi ai transiti lungo il Brennero.
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Nel mezzo o quasi
I presidenti della Provincia autonoma di Bolzano e del Tirolo, Arno Kompatscher e Anton Mattle, direttamente coinvolti dalla questione, mantengono la loro posizione mediana chiedendo nuovamente il dialogo tra le parti. Entrambi dubitano che la soluzione al problema del traffico al confine sia risolvibile da un tribunale. Kompatscher specifica: “Non possiamo permetterci di rimandare il problema dei transiti fino a quando un tribunale non prenderà una decisione. È evidente che l'infrastruttura esistente sta raggiungendo i limiti della sua capacità”.
I territori interessati hanno messo sul tavolo proposte concrete su cui sarà ancora necessario lavorare, afferma il Presidente della Provincia autonoma, come un pedaggio di corridoio appropriato, un modello di pedaggio variabile e una gestione digitale del traffico. Matte ha poi riferito con il cancelliere federale austriaco Karl Nehammer, il ministro degli Esteri Alexander Schallenberg e il ministro dei Trasporti Leonore Gewessler sulla lettera dell’Italia alla commissione.
I due governatori provinciali ritengono necessario un accordo trilaterale tra Germania, Austria e Italia per introdurre un sistema di slot, come era stato proposto nella dichiarazione di Kufstein dell'aprile 2023. “Nonostante l'apertura della procedura davanti alla Commissione europea, il dialogo tra Austria, Italia e Germania su questo tema non deve interrompersi”, chiede il presidente Kompatscher: “È responsabilità dei tre Paesi trovare soluzioni tempestive per migliorare la situazione delle popolazioni lungo il corridoio del Brennero”.
Per Matte rimane chiara però la priorità: “La tutela della salute, della natura e delle infrastrutture pesa di più. Tuttavia, non permetteremo che il dialogo venga interrotto, ma sosterremo con più veemenza che mai la necessità di soluzioni comuni”.
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