Politics | La polemica

"I Verdi sono contro le imprese"

La Civica per Bolzano critica duramente le posizioni degli ambientalisti sulla zona industriale e sul piano comunale di classificazione acustica.
Roberto Zanin
Foto: Rai TGR
  • Nonostante le dettagliate argomentazioni dell'assessora Chiara Rabini che di fatto smentivano le sintesi fatte da alcuni colleghi di maggioranza, Roberto Zanin, presidente della Civica per Bolzano e Gianni Rossato, Consigliere della Circoscrizione Gries-San Quirino e responsabile del Dipartimento Economia, in una nota esprimono le proprie preoccupazioni riguardo alle politiche dei Verdi, sottolineando il loro impatto negativo sull'economia e l'industria locali: "Le recenti iniziative dei Verdi sembrano avere come unico obiettivo quello di distruggere la nostra economia e la nostra industria", dichiara Zanin.

    Rossato, invece, critica il P.C.C.A. (Piano Comunale di Classificazione Acustica), affermando che questo piano dimostra quanto i Verdi siano lontani dalla realtà imprenditoriale: "Secondo questo piano - ha spiegato - si dovranno identificare le aree da salvaguardare, i cosiddetti recettori sensibili. Ma, attenzione, ci sarà anche la possibilità di individuare le zone dove le attività rumorose saranno ancora permesse, o peggio, dove sarà opportuno incentivare la loro delocalizzazione".

    Rossato sottolinea come i Verdi stiano cercando di correggere il tiro, sostenendo che per “delocalizzazione” intendano solo lo spostamento delle imprese all'interno del territorio comunale: "Certo, perché siamo tutti sicuri che spostare un'azienda da una strada all'altra sarà la soluzione magica ai problemi economici locali - ironizza il Consigliere”. 

    La critica dei due rappresentanti si è estesa all'intera giunta comunale di cui fanno parte anche i Verdi, accusandola di fare marcia indietro ogni volta che le loro politiche vengono messe in discussione: “Purtroppo, la loro proverbiale decrescita felice è ben nota in Europa, in Italia e, naturalmente, anche qui in Alto Adige," aggiungono.