“Abbiamo ancora molti dubbi”
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Nel pomeriggio di oggi una delegazione sindacale dei lavoratori delle Acciaierie Valbruna ha incontrato il Presidente della Provincia Arno Kompatscher, assente dopo la riunione che si era tenuta a conclusione della manifestazione del 7 ottobre a Bolzano, per discutere della gara di concessione del terreno ex Falck e dell'incertezza che grava sul futuro dell'azienda.
"Si è trattato di un incontro formale. Niente di nuovo per quanto ci riguarda. Siamo usciti dalla riunione - fa sapere Marco Bernardoni, segretario provinciale della Fiom/Cgil, al termine dell'incontro con il Presidente della Provincia a Palazzo Widmann - con gli stessi dubbi che ci hanno lasciato le altre riunioni con il Ministero. Non abbiamo garanzie per il futuro dei 500 lavoratori di Valbruna". Un chiarimento, però, Kompatscher lo ha fatto: "Ci ha assicurato sul fatto che non hanno intenzione di mandare vie le acciaierie da quel terreno. Secondo la Provincia dove ora c'è Valbruna ci continuerà ad essere una attività siderurgica", afferma ancora Bernardoni. "Sempre però che qualcuno si presenti al bando, perché alla gara (in scadenza il 15 gennaio 2026 Ndr) potrebbe non presentarsi nessuno", aggiunge.
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Intanto gli avvocati della società di proprietà della famiglia Amenduni hanno notificato i ricorsi a Palazzo Widmann contro il bando e la proroga di concessione, primo passo che porta all’impugnazione del bando davanti al TAR. Secondo i legali di Valbruna, la gara pubblica sarebbe infatti illegittima. I legali sostengono che la Provincia abbia determinato un prezzo di quasi 150 milioni di euro sulla base di una stima non resa pubblica, abbandonando il criterio legale, tuttora vigente, che fissa ancora il canone a una percentuale (tra il 2 e il 4 percento) del valore di esproprio. Tale criterio è stato applicato fino ad oggi e la sua violazione, per Valbruna, rende illegittimo l'importo richiesto.
Alle critiche mosse dagli avvocati si aggiungono quelle dei sindacati, che chiedono alla Provincia di ritirare completamente il bando. "Oggi, però, il Presidente Kompatscher ha sostenuto che è molto difficile che la Provincia ritiri il bando, anche perché servirebbero delle giustificazioni", dice Bernardoni. "Da una parte chi ha pubblicato il bando sostiene che la cifra richiesta all'azienda non sia elevata, sia un prezzo giusto, dall'altra Valbruna sostiene che 150 milioni di euro siano una stima eccessiva. Siamo punto e a capo", conclude il segretario provinciale Fiom/Cgil. -
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