Chronicle | Persone non numeri

Alto Adige, oltre mille morti di Covid

Il giorno più triste per la provincia: i decessi a quota 1.006. Il dolore di Kompatscher: “Ognuno rimane nei nostri ricordi, lottiamo assieme”. La preghiera del vescovo.
Arno Kompatscher
Foto: ASP/Fabio Brucculeri

Il bollettino di oggi, martedì 23 febbraio 2021, contiene un numero che nessuno avrebbe voluto vedere. Accanto all’aggiornamento sui contagi (114 nuovi casi positivi da PCR e 260 da test antigenici, 259 ricoveri per Covid in ospedale, 39 in terapia intensiva), c’è un dato che fa spavento. A un anno dall’emergere della pandemia l’Alto Adige - su una popolazione di 533.439 residenti - ha oltrepassato quota mille decessi causati dal Covid-19. Per la precisione oggi risultano 1.006; tredici in più di ieri, fra cui figurano 6 persone morte a dicembre e gennaio che sono state aggiunte dopo una revisione.

 

Kompatscher: giornata tragica

 

“È stata superata una soglia che un anno fa non avremo mai pensato di raggiungere - queste le parole di cordoglio di Arno Kompatscher. - Si tratta di un giorno particolarmente triste per l’Alto Adige. Ciascuno di questi morti rimane nel nostro ricordo”.

“Questa pandemia - continua il presidente della Provincia - ha portato sconforto nelle nostre famiglie e nella società nel suo complesso: onorando il ricordo di queste 1.000 persone la nostra società deve raccogliere tutte le proprie forze per lottare unita contro il Covid-19”.

Onorando il ricordo di queste 1.000 persone la nostra società deve raccogliere tutte le proprie forze per lottare unita contro il Covid-19 (Arno Kompatscher)

 

 

L’anno più difficile

 

Un anno, il più difficile di tutti dalla seconda guerra mondiale, per l’Alto Adige. Era il 23 febbraio del 2020 quando il presidente Arno Kompatscher firmava la prima ordinanza contenente gli “interventi urgenti di protezione civile in relazione al rischio sanitario connesso con patologie derivanti da agenti virali”. Molte altre ne sono seguite, per un totale di 83 provvedimenti. Dodici mesi dopo la prima ordinanza, con il turbolento sviluppo della pandemia l’Alto Adige (attualmente in lockdown e alle prese con la variante sudafricana) ha raggiunto la triste quota mille. “Si tratta di una cifra molto triste che non è solamente un numero”, aggiunge il presidente Kompatscher il quale ricorda anche le numerose persone colpite dal Covid-19, considerate guarite, “ma in realtà ancora segnate dalle conseguenze della malattia”.

Dalla vaccinazione ci attendiamo un miglioramento della situazione, ma restano molti passi da compiere

 

Vaccini, la speranza

 

Sono considerevoli anche le ripercussioni della pandemia sotto il profilo sociale ed economico. “Dalla vaccinazione ci attendiamo un miglioramento della situazione, ma abbiamo ancora molti passi da compiere per poter scalare definitivamente la montagna”, aggiunge Kompatscher. Dal presidente il ringraziamento a tutti coloro che nell’Azienda sanitaria, nella Protezione civile e nei Comuni sono quotidianamente impegnati nella lotta alla pandemia.

Ricordo alle persone dietro i numeri anche da parte del vescovo di Bolzano e Bressanone Ivo Muser. “Le ricordiamo tutte nella preghiera, preghiamo per loro e per i loro familiari e amici, che in molti casi non hanno potuto e non possono essere presenti nel momento dell’ultimo saluto”. Dal vescovo, precisa la diocesi, un richiamo alla responsabilità e al senso civico.