Environment | climate strike

Stiamo davvero proteggendo il clima?

Alla vigilia dello sciopero di questo venerdì le organizzazioni ambientaliste chiedono di porre un freno ai progetti infrastrutturali ed edilizi dannosi per l’Alto Adige.
Fridays for Future 29112019
Foto: salto.bz /N.Arrigoni

È stato pubblicato recentemente il nuovo report del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC - Intergovernmental Panel on Climate Change), di cui fa parte anche il ricercatore sul clima altoatesino Georg Kaser. Focus del rapporto è l’analisi delle conseguenze del riscaldamento globale e della misura in cui diverse regioni, gruppi sociali ed ecosistemi sono vulnerabili a queste conseguenze ed al possibile adattamento.
L’esito, malgrado annunci e promesse, è ancora una volta infausto: insufficienti le risorse finanziarie stanziate, insufficiente l’impegno di cittadini e privati. Assente la volontà della leadership politica che ostacola ulteriormente l’impegno  a fronteggiare le conseguenze del riscaldamento globale. 
Un presa di responsabilità insufficiente anche in Alto Adige, denuncia l’organizzazione ambientalista Dachverband für Natur- und Umweltschutz, che rivolge un appello alla Giunta provinciale affinché sottoponga i diversi progetti stradali in programma a una valutazione delle conseguenze sul clima.   

Gli ambientalisti portano l’attenzione su una serie di infrastrutture, Da Valdaora, Anterselva così come ad Appiano, ove è prevista la costruzione di rotatorie su due livelli, il che significa - spiega la Federazioni Protezionisti - sia che la carreggiata principale dovrà essere abbassata da sei a sette metri, sia che dovranno essere costruiti anche dei muri di contenimento. Un intervento massiccio del paesaggio che, denuncia l’organizzazione, oltre a contrastare qualsiasi obiettivo di protezione del clima si rivela inutile anche dal punto di vista della riduzione del traffico.

“Lo stesso ragionamento - sostengono gli ambientalisti - vale altrettanto per la circonvallazione da Dobbiaco a Cortina prevista in relazione ai Giochi Olimpici, che andrebbe secondo lo studio di fattibilità a tagliare un paesaggio forestale intatto dietro il Grand Hotel con un pendio alto fino a 14 metri, così come  vale per la prevista circonvallazione Foresta-Tel-Rablà dal costo di 200 milioni di euro, in Val Venosta. L'espansione delle strade - ribadiscono - produce emissioni dannose e inutili come CO2 e N2O. E incoraggia un comportamento dannoso per il clima: il trasporto individuale motorizzato. Nel suo ultimo rapporto, il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici IPCC ha sottolineato ancora una volta, senza mezzi termini, che il cambiamento climatico sta accelerando e che non si dovrebbero più costruire infrastrutture che non contribuiscono alla protezione del clima. La Giunta provinciale - concludono - deve ora mettersi alla prova ogni giorno e solo con decisioni rispettose del clima”.

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