Society | Vandalismo

Giovani e alcol: un capitolo aperto

Lavoro di prevenzione ed eventuali interventi aggiuntivi fra le proposte della Provincia.

Un assunto di partenza - opinabile - è che la base della criminalità sia prevalentemente razziale, in un percorso limitato che parte dalla razza e finisce dove comincia, cioè senza andare da nessuna parte. Episodi recenti evidenziano tuttavia come certi comportamenti deplorevoli siano etnicamente trasversali ma individuino una peculiarità comune: l’età. Sembra infatti che siano i più giovani gli autori di alcuni atti violenti registrati sul territorio altoatesino e per i quali il presidente Kompatscher  sollecita una revisione del pacchetto di competenze e iniziative messe in campo dai servizi provinciali - che riguardano soprattutto scuola e lavoro - con “l'obiettivo di ‘intercettare’ questi giovani per tempo grazie al lavoro di prevenzione”. Fra le cause di questi atti di violenza e vandalismo c’è il consumo sconsiderato di alcolici che scatena frequentemente problemi di ordine pubblico.

Contenere l’esuberanza giovanile e limitare tali episodi è un lavoro che passa attraverso formule educative precise e attraverso divieti e sanzioni amministrative più rigide (da intensificare ad esempio quelle per il reato di ubriachezza manifesta). L’alcolismo è in generale uno dei grandi rimossi della comunicazione sociale, affrontare il problema senza “voltarci dall'altra parte” come sottolineato da Kompatscher è dunque una priorità nell’agenda della giunta che dovrà contribuire ad arginare il fenomeno prima che questo si trasformi in una  stridente sconfitta collettiva.