Politics | Elezioni provinciali 2013

Mazzardis: l'autonomia deve essere il nostro bene comune

L'esponente di Scelta Civica Alto Adige traccia un bilancio della campagna elettorale. Rivendicando la necessità di un nuovo paradigma oltre alla destra e la sinistra e puntando molto su una presenza più significativa delle donne in consiglio provinciale.

Per Scelta Civica Alto Adige quella delle elezioni provinciali 2013 è una prima volta molto significativa. La formazione politica - promossa a livello nazionale da Mario Monti e sostenuta a localmente dai due ex sindaci Benussi e Salghetti - ha grandi attese, visto il considerevole numero di voti raccolti nel febbraio 2013.
A Nadia Mazzardis Lucich, una delle candidate di punta di Scelta Civica, abbiamo chiesto di stilare per Salto una sorta di bilancio della campagna elettorale che si avvicina alla conclusione. 

Nadia Mazzardis, qual è il risultato che vi attendete?
Nadia Mazzardis - Per noi tutti si tratta un'incognita e quindi fare delle previsioni ci sembra fuori luogo. Siamo nuovi, siamo un'aggregazione di tanti pensieri differenti, ognuno ha la sua visione. C'è chi ha una storia politica e quindi ha alle sue spalle un probabile bagaglio di voti, ma poi c'è anche chi come me per la prima volta si candida con le preferenze e quindi non ha la più pallida idea di quello che potrà accadere. I sondaggi dicono che potremmo avere 1 o 2 consiglieri, ma nessuno di noi sa come andrà.

Quali sono le formazioni politiche che per voi rappresentano la principale concorrenza?
Di "avversari" non ne abbiamo. Quella è una cultura tutta italiana degli ultimi 20 anni. Trovare un nemico è più semplice ma anche il marketing racconta che dovresti andare in realtà a decantare le qualità del tuo prodotto, e non dire che l'altro non è buono. Abbiamo cercato di lavorare tanto sulle proposte realizzabili, ma abbiamo anche risposto ai vari attacchi, anche quelli buffi come quello della Sciolta Civica di Bertoldi. Comunque non ci sembra più il tempo di dover cercare un nemico. 

Voi vi proponete come forza di governo, ma finora Svp è sembrata intenzionata a confermare il suo rapporto privilegiato con il PD. Con il PD potreste governare anche assieme?
Finché non si sapranno i risultati non si può dire nulla. In definitiva comunque anche questa volta sarà la Svp a decidere, aggiungendo alla giunta esponenti italiani solo perché glielo impone lo statuto. Quello che sappiano è che finora ha aggiunto il PD che tra l'altro non rappresentava nemmeno la maggioranza dei voti degli italiani. 
Io penso che siano aperte tutte le ipotesi: dipenderà dal risultato, nostro, ma anche e soprattutto della Svp.
Siamo comunque convinti che l'autonomia debba essere un bene comune ed è per questo che non ci contrapponiamo di pancia alla Svp rivendicando un'italianità contro il gruppo etnico tedesco. 

La prossima legislatura vedrà un ingresso più importante delle donne in politica. Sappiamo che lei è particolarmente sensibile su questo tema.
Se una donna entra in politica cambia la donna, se più donne entrano in politica cambia la politica. Siamo il 51% della popolazione, ma il nostro punto di vista a livello di governance si sente pochissimo. Quindi mi auguro che ci sia un'evoluzione in questo senso. Se gli uomini di certe cose non si sono mai occupati è perché il mondo del lavoro e della politica sono organizzati per avere una moglie a casa. Forse riusciremo a portare questo punto di vista all'interno della politica e ad organizzare tempi e modi a misura di tutti e non solo a misura dell'altro 49%.