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Park Vittoria, pioggia di critiche

I residenti di San Quirino attaccano: “Progetto a beneficio dei privati, così aumentano traffico e posti blu”. Fdi e Della Ratta chiedono il rinvio della delibera.
piazza vittoria Bolzano
Foto: W.Kubicek
  • “In questa partnership tra pubblico e privato per il parcheggio di Piazza Vittoria vince solo una P, quella del privato”, sono queste le parole di Simonetta Nardin, portavoce di un gruppo di residenti di Via San Quirino. La discussissima opera pubblica, nell’agenda del capoluogo altoatesino dagli anni ’90, è tornata al centro del dibattito vista l’imminente discussione in consiglio comunale prevista per questa settimana. Il parcheggio da 25,7 milioni di euro verrà costruito con la formula del PPP, sarà dunque il privato che vincerà il bando ad occuparsi della costruzione, mentre il Comune di Bolzano ci investirà 5,3 milioni salvo poi riottenere la struttura a 30 anni dalla sua costruzione. 

    L’attuale progetto di Park Vittoria prevede che l’opera sia costruita su 5 piani, di cui i primi due verranno destinanti ai 232 parcheggi blu e gli ultimi due invece riservati ai 158 box auto per residenti da 2,9 x 5 metri circa. “Allo stato attuale – prosegue Nardin – questo parcheggio aumenta i posti blu con conseguente aumento del traffico ed offre parcheggi per residenti scomodi e costosi agli ultimi piani. L’obiettivo dichiarato del Comune è quello di incentivare la mobilità sostenibile: mezzi pubblici (che passano in abbondanza in Piazza Vittoria), biciclette, migliorare la vita dei pedoni con marciapiedi decenti e con spazi pubblici con verde, panchine, spazi per la comunità. Aumentare i posti a rotazione significa creare più traffico: non abbiamo già troppi ingorghi grazie alle migliaia di automobili che entrano in città?”

    Il gruppo di residenti muove poi una serie di proposte come la previsione di posti auto a tariffe convenzionate SEAB per ridurre la congestione stradale e offrire un'alternativa ai costosi box auto. “E’ una soluzione anche contro gli abusi – prosegue il comitato – un box chiuso può essere più facilmente usato come magazzino o subaffittato a non residenti”.  Secondo il gruppo di residenti è poi necessario un processo partecipativo trasparente con un coinvolgimento attivo dei cittadini nelle decisioni riguardanti il futuro della piazza, con particolare attenzione all'utilizzo dello spazio pubblico liberato. “Allo stesso modo andrebbero definiti in modo trasparente i criteri per l'assegnazione dei posti auto e dei garage, dando priorità ai residenti che ne hanno più bisogno. Verrà data la priorità a residenti senza garage o posto macchina di pertinenza? Quali criteri verranno applicati agli esercizi commerciali?” si interroga Nardin, che ricorda le numerose cooperative nate negli anni per questo progetto e poi sciolte, in cui diversi residenti hanno perso centinaia di euro.  

  • Il rinvio della delibera

    L'incontro di Fratelli d'Italia: Da destra: Myftiu Tritan, Salvadori Diego, Forest Alessandro, Brillo Patrizia e Stagni Stefano Foto: SALTO

    Le perplessità sul progetto vengono anche dai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia: “L’unico obiettivo di questa amministrazione comunale è di togliere i parcheggi ai cittadini”, ha commentato Alessandro Forrest, Capogruppo presso Giorgia Meloni Fratelli d'Italia in consiglio comunale. “Non sappiamo come sarà il bando – afferma il consigliere FdI Stefano Stagni – non sappiamo se ci sarà una possibilità di affittare i posti auto, gli studi del comune sulle richieste per i posti auto risalgono al 2016, quando il costo dei box era di 30 mila euro e non 50\60 mila come ora. Se ci fosse un esubero di richieste? Se invece rimanessero vuoti alcuni posti? Tutto è lasciato in mano alla scelta del privato e questo per noi è inaccettabile”. 

    “Siamo favorevoli alla costruzione del parcheggio ma allo stato attuale non sappiamo come sarà il bando, per questo chiediamo un rinvio della delibera”, conclude Forrest. Chiede il rinvio della delibera anche il consigliere comunale Claudio Della Ratta, necessaria per ridiscutere un fondamentale aspetto da tenere in considerazione nel progetto: la collocazione del mercato cittadino del sabato. Secondo Della Ratta, infatti, c'è una discrepanza tra il progetto iniziale, che prevedeva lo spostamento del mercato su Corso Libertà, e una successiva modifica non comunicata che prevede il ritorno del mercato nella piazza. “È evidente che questa delibera non può essere trattata questa settimana ma necessita di un nuovo passaggio nella Commissione competente visto che il progetto presentato il 15 luglio è stato poi variato”.