Signa, quiete prima della tempesta?
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"Signa verso il fallimento" titola il Sole 24 Ore. Signa Real Estate Management Germany ha presentato istanza ufficiale di fallimento presso il tribunale distrettuale di Berlino-Charlottenburg, secondo quanto riportato dal settimanale tedesco Der Spiegel. Anche i dipendenti sono stati informati, fa sapere la Wirtschaftswoche. Il tribunale deve ancora dare l’approvazione formale, aggiunge l’agenzia di stampa austriaca APA, ma è considerata certa “a meno che non si raccolgano rapidamente fondi”. Si aggraverebbe così la crisi del gruppo immobiliare di René Benko: l’istanza coinvolge infatti una filiale tedesca di Signa Prime Selection, il ramo della SIGNA Holding dove l’imprenditore austriaco ha raggruppato le sue proprietà di maggior valore. Di Signa Prime Selection fa parte anche la Immobilienprojekte Bozen, da cui dipende la società Waltherpark che sta realizzando l’omonimo centro commerciale a Bolzano.
Che la situazione della Signa sia quantomeno difficile è dimostrato dallo stop ai lavori di costruzione in progetti strategici a Monaco e Amburgo, come la Elbtower. Il rischio che possano essere presentate ulteriori richieste di fallimento per il Gruppo Signa è citato anche dal quotidiano austriaco Der Standard. Secondo l’APA, proseguono le trattative con gli hedge fund. Se dovessero fallire, “non c'è modo di evitare il fallimento dell’impero”, ha dichiarato un insider all'APA. È in corso un “ultimo tentativo”, scrive ancora l'agenzia.
Anche la riorganizzazione del gruppo del magnate nordtirolese da parte di Arndt Geiwitz, assunto su pressione dei co-azionisti, sarebbe “traballante”, secondo quanto riportato dalla Lebensmittel Zeitung. Per l’agenzia APA, il successo della risanamento di SIGNA da parte di Geiwitz è legato all’arrivo di liquidità “il più rapidamente possibile” - per un totale di circa 500 milioni di euro. “Teoricamente” ci sono ancora possibilità, sostiene un insider citato dallo Standard. Inoltre, sempre secondo l'APA e la Lebensmittelzeitung, Geiwitz non sarebbe ancora ufficialmente incaricato al risanamento di SIGNA, contrariamente a quanto annunciato dal gruppo all'inizio di novembre. L’esperto tedesco non avrebbe ancora assunto la presidenza del comitato di SIGNA. Al momento, Geiwitz continuerebbe ad agire “solo” come consulente del gruppo.
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