Politics | Elezioni provinciali

“La Lega? Inadeguata a governare”

Il Pd presenta il simbolo della coalizione, che guarda all’Europa. Tommasini: “Insieme per un Sudtirolo inclusivo”. Huber: “Con Verdi e Köllensperger dialogo aperto”.
Pd
Foto: Salto.bz

Preso atto che un assolo del Pd alle elezioni provinciali avrebbe avuto ridotte chance di successo, la disponibilità del partito di “accasarsi” con La Civica di Merano, i socialisti e i radicali (il centrista Angelo Gennaccaro ha invece confermato la volontà di non partecipare all’alleanza) ha ricevuto oggi, 28 agosto, i crismi dell’ufficialità. È stato infatti presentato il simbolo del gruppo in cui spicca l’elemento europeo. “Credo molto in questo progetto dalle tante anime, pluralismo, inclusione, apertura e innovazione culturale ne sono i valori fondanti e la presenza della bandiera dell’Europa un esempio concreto. Ci accomuna la ferma volontà di contrapporci a queste forme di governo populiste, la nostra è un’iniziativa che guarda avanti e non solo alle immediate scadenze elettorali”, afferma Alessandro Huber, segretario provinciale dem, nel corso della conferenza stampa odierna a cui hanno partecipato, fra gli altri candidati, Sandro Repetto che dopo la bagarre sui posti di lista si è dovuto accontentare del quarto posto, Renate Prader, al terzo, i socialisti Alessandro Bertinazzo e Renata Tomi.

 

A far eco il capolista Christian Tommasini: “Insistiamo sul concetto di un Sudtirolo aperto contro chi lo vorrebbe derubricare a piccola patria autoreferenziale e chiusa in se stessa, puntiamo, con questa unione, a rafforzare la nostra proposta di governo”. Il sodalizio viene celebrato anche da Bertinazzo (“in un momento di crisi dei partiti questo è un segnale importante”) e dal “civico meranese” Andrea Casolari, secondo in lista, che riconosce l’impegno del Pd - indispensabile per scongiurare il rischio di ridursi a un formato bonsai e quindi per tornare a essere la forza politica riformista che conta - ad allargare lo sguardo “partendo dal simbolo nazionale che non è così immediato poter cambiare ma che ha infine ricevuto il disco verde dal segretario nazionale Martina”. E ribadisce che in un momento politico di continua disgregazione e frammentazione del voto “noi andiamo in controtendenza. Spero che questo risvegli la coscienza delle persone”. 

 

È iniziata anche la raccolta firme del Pd, oggi ci si potrà recare nella sede in piazza Domenicani, poi a Merano e nelle varie segreterie comunali. E per la campagna elettorale sono attesi i big nazionali, dalla deputata Maria Elena Boschi, a Nicola Zingaretti, a Maurizio Martina a Carlo Calenda. E Renzi? “So che è molto impegnato con la tv ma spero ci sarà anche lui, abbiamo bisogno di tutto il sostegno possibile - dice Huber -, dobbiamo puntare ad eleggere due consiglieri, vogliamo giocarcela, così da poterci proporre come partner di governo della Svp e non lasciare campo libero alla Lega che si nutre di annunci su Fb ed è evidentemente inadeguata a governare. Noi facciamo della diversità culturale il nostro punto di forza e la storia ci insegna che siamo i partner congeniali della Svp”.
A poca distanza, in disparte, nel piccolo anfiteatro del passaggio Walther che fa da cornice alla conferenza stampa, anche Paul Köllensperger con un drappello dei suoi. E sono subito strette di mano con il segretario provinciale del Pd e con Tommasini.

 

Le alleanze del dopo-voto, del resto, individuano nell’ex esponente dei 5 stelle così come negli ambientalisti possibili “compagni di avventura”, l’ipotesi di una coalizione a tre non è infatti da escludere qualora la Volkspartei non riuscisse a fare incetta di voti per garantire quella stabilità che il presidente Kompatscher si augura per il futuro governo. “Il dialogo con i Verdi e con Köllensperger è aperto” conferma Huber soffermandosi infine anche sul forfait di Matteo Bonvicini, “un partito gestito così è invotabile”, aveva detto il consigliere comunale qualche giorno fa in un post su Facebook. L’uscita di scena di Bonvicini è la più eclatante (non si candidano più Diego Zanella né, per motivi personali, Elio Cirimbelli, mentre entra in campo Mauro De Pascalis), secondo il segretario dem, per tempismo e modalità: “Il suo è stato un gesto politicamente sbagliato, Bonvicini viene dal mondo civico, dire che non ha trovato spazio nel Pd per colpa della presenza delle civiche mi sembra un’affermazione del tutto fuori luogo oltre che non veritiera”.