Un matrimonio d’interesse
Convergenze parallele. Si squarcia infine un velo sull’accordo fra La Civica per Merano e il Partito democratico, l’intesa per le provinciali c’è. Questo il risultato dell’incontro (prima di ritirarsi nelle rispettive assemblee) andato in scena ieri pomeriggio, 20 agosto, fra Andrea Casolari, Giorgio Balzarini, Walter Taranto per i civici meranesi e una pattuglia del Pd composta da Christian Tommasini, Carlo Costa, Nadia Mazzardis, Fabrizio Oliver e Alex Pocher, vicesindaco di Egna, oltre alla socialista Renata Tomi. Assente (per ferie) il segretario provinciale Pd Alessandro Huber che riceverà mandato di proseguire con le trattative una volta legittimato dalle consultazioni online.
Non si tratta affatto di un’operazione cosmetica ma di sostanza (Andrea Casolari)
Nel simbolo saranno rappresentati entrambi i soggetti politici, un fattore fondamentale che suggella l'unione, riferisce Casolari a salto.bz, a margine del meeting. “Ci siamo confrontati in un clima molto sereno, abbiamo abbozzato una prima proposta per questo progetto, e ci tengo a sottolineare che non si tratta affatto di un’operazione cosmetica ma di sostanza”. “Sostanza” che andrà definita nei prossimi giorni con punti programmatici chiari che dedicheranno particolare attenzione a temi come sanità, sicurezza e politiche abitative “senza rinnegare nulla rispetto a quanto fatto nel passato dai dem ma aggiungendo una freschezza di intenti”.
Da soli insieme
È l’inizio di un percorso congiunto, certo non semplice, dal momento che all’appuntamento elettorale mancano solo due mesi esatti. “Quello fra noi e il Pd è un passaggio che doveva avere il tempo di maturare, ora lavoreremo giorno e notte per essere pronti per ottobre”, assicura Casolari. La nuova formula sarà naturalmente anche un’occasione per il Pd di ristabilire un feeling con il suo elettorato smarrito superando gli steccati di un partito monocolore.
La collaborazione con i dem non è comunque una novità per La Civica per Merano; alle elezioni politiche del 4 marzo nel collegio Merano-Venosta per la Camera, l’avvocato Giorgio Balzarini, consigliere comunale di opposizione nella città del Passirio, venne infatti sostenuto da una coalizione di centrosinistra che includeva il Pd, e a Bolzano sempre alla Camera in quota proporzionale la coalizione puntò sullo stesso Casolari.
Il Pd che si apre al mondo civico e questa volontà di unire le forze a favore di interessi superiori è un segnale importante (Andrea Casolari)
Ora gruppi di lavoro misti si daranno da fare per dare corpo e continuità a questo connubio fra i due attori. “Il Pd che si apre al mondo civico e questa volontà di unire le forze a favore di interessi superiori è un segnale importante”, spiega Casolari precisando che la sua e quella del suo team non è un’adesione al Partito democratico ma la decisione condivisa di allargare il fronte e di aggregare anziché frammentare. “Un’iniziativa finalmente innovativa e in controtendenza rispetto a quanto si è visto finora, spero perciò che venga accolta con entusiasmo”. Si mira a portare a casa due consiglieri “e a giocarcela sul terzo” per poi sedersi al tavolo dei grandi con la Svp.
Doverosamente secondi
I termini dell’accordo prevedono anche, come auspicato del resto dall’assessore di Merano Diego Zanella, anche lui assente per ferie, un posto di tutto rispetto in lista, il secondo, ai nuovi partner della civica. Capolista il vicepresidente della Provincia uscente Tommasini, a seguire Casolari o Balzarini (“se ne dovrà discutere ma certamente non ci scanneremo per chi sarà chiamato a rappresentare La Civica in lista, siamo un gruppo molto unito”), Sandro Repetto che slitta quindi di un posto e, quarta, probabilmente, la brissinese Renate Prader, entrata di recente nel mirino di una costola del centrodestra.
C’è una forte consapevolezza della responsabilità di non disperdere voti per far vincere le destre (Christian Tommasini)
Casolari, pur lodando Repetto per aver fatto un passo indietro rinunciando al secondo posto - “l’assessore ha sempre detto di considerare più importante il progetto rispetto alla sua collocazione in lista” -, ricorda tuttavia un particolare non trascurabile ovvero che i listini non sono bloccati “e dunque l’ordine non conta poi così tanto”. In quanto ad Angelo Gennaccaro, il centrista di Io sto con Bolzano, ancora titubante a salire sul carro della neo-nata alleanza, Casolari afferma: “Non ha ancora detto ufficialmente di no, per cui spero che ci pensi bene e che alla fine decida di partecipare a questo progetto senza necessariamente proporsi come candidato, se non lo riterrà opportuno”.
In casa Pd propositivo si dimostra anche Tommasini, reduce dall’assemblea dem: “L’incontro con La Civica è andato anche meglio di quanto pensassi, ci sono davvero le condizioni per presentarci con un progetto comune che è quello di rafforzare una proposta di governo aperta, democratica, autonomista ed europeista. C’è una forte consapevolezza della responsabilità di non disperdere voti per far vincere le destre”.