Brunico, apre l’ottava casa per rifugiati

Dopo Bolzano, Merano, Prissiano, Vandoies, Prati, Prissiano, Malles, ora è la volta di Brunico. Lo riferisce in una nota la Caritas che oggi (1 ottobre) ha inaugurato l’ottava struttura di accoglienza per profughi, casa San Giuseppe. Al momento circa 850 richiedenti asilo sono ospitati in Alto Adige, di questi quasi 400 sono seguiti e accompagnati in case gestite dalla Caritas altoatesina da circa 30 collaboratori. “Per la nostra società queste persone rappresentano una grande opportunità per ripensare al rapporto con 'l’altro' e affrontare insieme la paura del diverso”, dicono i due direttori Caritas Paolo Valente e Franz Kripp.
Gli ospiti di queste strutture oltre a trovare un alloggio possono frequentare corsi di lingua, contare su consulenze legali, trovare sostegno nella procedura di domanda di asilo e nell'organizzazione della vita quotidiana. I richiedenti asilo trascorrono la loro giornata aiutando nei lavori di casa, svolgendo lavori di pulizia oppure lavando vestiti e biancheria secondo un piano di lavoro prestabilito. A questo impegno giornaliero si aggiungono gite, occasioni di incontro con la popolazione locale, eventi sportivi per conoscersi meglio e contemporaneamente migliorare la conoscenza della lingua italiana e tedesca. “E’ un lavoro che richiede molto impegno, energie e tempo, ma favorisce l’integrazione a lungo termine dei rifugiati e, quindi, l’intera società” spiega Alessia Fellin, responsabile Caritas dell’area profughi.
Per favorire tale lavoro di integrazione e creare una rete ampia di accoglienza e aiuto, fondamentale è il contributo di volontari, associazioni e gruppi delle Caritas parrocchiali. E in vista c’è un’altra novità: dal mese di novembre la Mensa S. Chiara preparerà per una trentina di richiedenti asilo pasti caldi anche per pranzo.
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