Politica | Mobilità e servizi

Il rione Casanova e le sue proposte

Si ascoltino le richieste dei comitati di quartiere: degli abitanti, e dei professionisti che le elaborano.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
  • Le due fermate sulla tratta ferroviaria Bolzano - Merano. E altre proposte.

    Riunire i comitati di quartiere, regolarmente, per capire i bisogni di questa città. Questo occorrerebbe fare, al più presto. Ogni rione diverso, con le sue specificità e caratteristiche. La sua storia, la sua gente, i personaggi, le sue espressioni artistiche, i negozi, i commercianti, le famiglie....quante esigenze a cui venire incontro, e bisogna ascoltarle con attenzione.
    In particolare ricordo l'incontro con alcuni rappresentanti del Laboratorio Casanova, tra cui Claudio Baldi, Valter Rigon, Piero Parolin, che chiedono risposte all' amministrazione e non sempre le ricevono, e questo è grave. Oppure le ottengono, ma in negativo. Eppure le loro richieste non sono infondate, al contrario. C'è bisogno di un presidio sanitario, una farmacia, servizi. Il quartiere è popolato, e richiede attenzione. E poi la sicurezza, la rivitalizzazione delle attività, la necessità di più controllo e maggiore illuminazione. La scarsità di parcheggi, soprattutto per i non residenti, è un problema sentito ovunque.
    C' è una linea di autobus, la 3, pur frequente, che impiega però oltre 40 minuti a arrivare in stazione. Si chiede una seconda linea 3, forse la più utilizzata in assoluto, ma soprattutto sovraccarica negli orari di punta.
    E il treno, ovvero la tratta Bolzano - Merano, che transita ogni mezz'ora. L'idea : che si effettuino due fermate, cosa che consentirebbe agli abitanti di lasciare a casa l'auto e utilizzare il mezzo pubblico.
    Ben 1000 firme erano state raccolte nel 2023, e la proposta presentata all'Ufficio Mobilità della Provinciale, un esperto, con il contributo del dott. Parolin, che conosce le tematiche scrive con cognizione di causa. La fermata ferroviaria offre un collegamento rapido con il centro cittadino e altre zone urbane, 
    riducendo i tempi di percorrenza a circa 10 minuti tra la stazione di Casanova e la stazione centrale di 
    Bolzano. Il treno rappresenta ovviamente un’alternativa efficiente, sostenibile ed ecologica rispetto all’uso dell’automobile, contribuendo a ridurre il traffico urbano e le emissioni inquinanti.
    Tuttavia, il numero attuale di treni che effettuano fermata a Casanova è troppo limitato e non risponde alle 
    reali esigenze della popolazione residente. Si comprende perciò come i cittadini e le cittadine del quartiere avanzino da tempo richieste per un aumento delle fermate ferroviarie, che consentirebbe una mobilità più efficiente e sostenibile. Eppure, ciò che è ovvio non sempre trova ascolto. A Casanova i treni ogni mezz'ora fermeranno soltanto fra qualche anno, quando sarà pronta la nuova galleria ferroviaria del Virgolo, col terzo binario dedicato esclusivamente alla Bolzano-Merano. Il cadenzamento, per ora, resterà orario.
    Sarebbe possibile farne fermare almeno due in più, di treni, rispetto ad oggi. Tecnicamente, ha chiarito Rfi, sarebbe possibile, ma ciò andrebbe a scombinare i collegamenti con Pusteria e Alta Val d'Isarco. L’assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider l'11 aprile scorso si è espresso chiaramente: solo il raddoppio della ferrovia tra Merano e Bolzano porterà a una vera svolta per la fermata di Casanova.

    Ma gli abitanti non possono aspettare, la città non può aspettare.

    Si ascoltino i quartieri, e i loro abitanti. E si riaprano le questioni aperte, se le richieste sono fondate.


     

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