Società | L'iniziativa

Il mondo arabo, questo (s)conosciuto

Al via la terza edizione del corso di lingua e cultura araba per 18 esponenti delle forze dell’ordine. L'assessore Tommasini: “Messaggio positivo per tutti”.
Arabo
Foto: LPA

È stato rinnovato per la terza volta l’accordo fra il comando dei Carabinieri e la Provincia di Bolzano riguardo il percorso formativo rivolto ai membri delle forze dell’ordine locali, 18 in tutto, per apprendere i rudimenti della lingua e della cultura araba, così da rafforzare e aumentare i traguardi già raggiunti. Le lezioni, condotte dalla docente Nahla Elwan, si tengono presso la Legione dei Carabinieri a Bolzano. L'idea originaria è del generale Massimo Mennitti e la proposta formativa è organizzata con il supporto della ripartizione cultura italiana della Provincia. “Il nostro scopo – ha detto il generale in occasione della prima lezione dopo aver letto fluentemente un testo in arabo – è quello di mettere nelle condizioni chi partecipa a questo corso di interloquire, almeno a livello base, con il mondo arabo”.

“Per noi – ha aggiunto l’assessore alla cultura Christian Tommasini – questa è un'operazione importante. Il fatto che le forze dell’ordine si preoccupino di dotarsi degli strumenti per costruire relazioni con i nuovi cittadini è un arricchimento per l’intera comunità e anche un messaggio positivo per tutti”. Dopo cinque mesi di utilizzo per lo svolgimento di un corso intensivo di tedesco l’aula linguistica attrezzata presso il comando di via Druso torna ad ospitare per la terza volta un modulo – questa volta di 40 ore – di lingua e cultura araba”. “L’apprendimento di una lingua come l’arabo richiede un impegno che dura nel tempo”, ha concluso Mennitti. L’anno scorso Südtiroler Freiheit commentò l’iniziativa sottolineando che le forze dell’ordine “farebbero meglio a imparare prima la lingua tedesca”. C’è da scommettere che non abbiano cambiato idea. 

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19 amet Lun, 10/02/2017 - 22:46

Splendido. Abbiamo la fortuna di avere il Generale di Brigata Menniti come comandante. Uomo colto ed aperto, e di casa in ambo le culture. Vorrei ricordare in questa occasione anche il Generale Georg Di Paoli, che ho avuto l' onore di conoscere. Esempio di cultura per tutti che vogliono vivere la nostra terra in pace, senza astio e fanatismi.

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