Politica | Il vertice

Macroregione alpina: ecco il piano d’azione

La bozza del testo è stata delineata a Milano, in un Conferenza allargata alla quale ha partecipato Arno Kompatascher.

La macroregione coinvolgerà 7 stati e 48 regioni e si concentrerà sulle tematiche dello sviluppo economico, dei trasporti e dell’ambiente. La bozza del piano d’azione sottoscritta a Milano il 1 dicembre 2014 verrà ora trasmessa alla Commissione Europea in vista dell’approvazione prevista entro giugno 2015

L’obiettivo generale è quello di aumentare la cooperazione transfrontaliera grazie al possibile finanziamento con fondi strutturali e di investimento europei.

All conferenza di Milano hanno partecipato in tutto 1000 delegati e il presidente della provincia di Bolzano si è ritrovato a dialogare con i colleghi presidenti delle Regioni Sergio Chiamparino, Roberto Maroni, Luca Zaia, il presidente della provincia Ugo Rossi e il capitano del Tirolo  Günther Platter

"Non c'è dubbio che oggi sia necessaria una strategia comune per le ragioni alpine - ha detto nel Palazzo della Regione Lombardia Kompatscher - a cominciare da sviluppo sostenibile e collegamenti per le realtà rurali, sia la banda larga o l'intermodalità". Soffermandosi sulla distanza delle singole capitali rispetto alle regioni alpine, Kompatscher ha ricordato che "la distanza non è solo geografica ma spesso anche mentale rispetto ai problemi delle regioni alpine. Per questo è fondamentale una strategia che nasca dal basso, dal territorio e dai suoi bisogni concreti. La risposta alla crisi non può essere l'egoismo di singoli Stato nazionali bensì la maggiore vicinanza ai bisogni dei cittadini, come Alto Adige, Trentino e Tirolo stanno facendo con il GECT dell'Euregio". 
Arno Kompatscher ha infine ribadito l'esigenza che la futura macroregione alpina possa contare "su una governance che dia una certa continuità ai diversi livelli della strategia e quindi su un coordinatore". 

Il Presidente ha concluso il suo intervento pubblico con un passaggio in tedesco per ribadire la necessità di tenere presente l'aspetto culturale, il valore della molteplicità culturale e dell'identità.