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Internet per i detenuti: ora si può

Lo prevede una circolare emanata dal Dap che detta le linee guida sull’uso del pc e sulla connessione alla rete.

Buone nuove per i detenuti: anche a chi deve scontare la sua pena in carcere sarà garantito l’accesso al web - seppur con alcune "clausole" - dalle postazioni attivate nelle aree adibite allo svolgimento di progetti trattamentali, quali ad esempio le biblioteche. Sarà quindi possibile tenere i personal computer nelle sale destinate alle attività comuni e anche nelle camere di pernottamento.

I device potranno essere utilizzati per motivi di studio, per la formazione e l'aggiornamento professionale; e inoltre sarà consentito l’uso di Skype per facilitare i rapporti tra detenuti e familiari. La circolare, diffusa dal Dipartimento amministrazione penitenziaria il 2 novembre scorso, “disciplina l’utilizzo delle moderne tecnologie informatiche a sostegno dei percorsi rieducativi dei singoli detenuti e per ampliare le potenzialità dei progetti trattamentali attivati in collaborazione con il mondo dell’imprenditoria, del privato sociale e con gli enti locali”.

La configurazione delle postazioni e la predisposizione delle politiche di sicurezza saranno curate a livello centrale, mentre le limitazioni poste all'infrastruttura di rete consentiranno di instradare il singolo utente esclusivamente verso i siti (white list) per i quali è stato autorizzato.