Eisackwerk chiede i danni alla provincia

"La mano pubblica ha ritardato in modo del tutto illegittimo per quasi tre anni e mezzo l’assegnazione di Rio Pusteria"
Questa l'accusa avanzata da Hellmuth Frasnelli a nome della Eisackwerk Rio Pusteria Srl.
Le domande di concessione avrebbero dovuto essere trattate entro 180 giorni dalla loro presentazione e quindi, nel caso specifico, la procedura di concorso per l'impianto si sarebbe dovuta concludere entro giugno 2006.
Ma tutto questo non è avvenuto e a causa del ritardo della pubblica amministrazione e la società Eisackwerk a fine 2010 ha dovuto cercare un accordo con il concessionario uscente SE-Hydropower per poter utilizzare temporaneamente beni mobili ed immobili del vecchio impianto.
Ma anche l'accordo con il concessionario uscente è stato tutt'altro che agevole e soprattutto è stato sempre considerato da Eisackwerk "eccessivamente oneroso". In particolare SE-Hydropower "aveva preteso che Eisackwerk acquistasse il vecchio impianto elettromeccanico anche se antiquato e soprattutto a fronte di una spesa maggiorata del 50% rispetto a quella necessaria per l'acquisto d nuovi macchinari".
6 milioni erano richiesti in origine da SE-Hydropower per l'acquisizione dei nuovi macchinari, mentre una perizia giudiziale del Tribunale di Bolzano - ha ricordato Eisackwerk - ha successivamente ne ha stabilito il prezzo in un importo non superiore al milione di euro. "Giusto la cifra da sempre offerta da Eisackwerk" ha precisato in merito Frasnelli.
Dopo il contenzioso giudiziario, durato anni, Eisackwerk ha deciso infine di chiedere i danni per "l'illegittimo ritardo pruriennale della Provincia".
Secondo Eisackwerk il danno andrà calcolato prendendo in considerazione le seguenti 5 voci prevalenti.
1) locazione dei vecchi impianti ed immobili per la durata di 18 mesi
2) costi per il finanziamento di una cauzione milionaria per quasi tre anni
3) maggiori costi di esercizio e di manutenzione ordinaria e straordinaria dovuti alla vetustà ed all’obsolescenza dei vecchi macchinari
4) minore produzione dovuta al rendimento inferiore dei vecchi macchinari
5) perdita degli incentivi statali (certificati verdi) nei primi due anni della concessione
A questo punto sarà la Corte dei Conti ad individuare le relative responsabilità di SE-Hydropower e Provincia.
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