“Reddito di cittadinanza, lo sportello”
Reddito di cittadinanza oppure sussidi made in provincia di Bolzano? La scelta non è così semplice per chi, residente in Alto Adige, ha diritto a entrambi, ma deve optare per uno dei due. Resta da vedere per quale, seguendo un criterio di “convenienza” che può valere anche in tema di welfare. Un aiuto viene dalla proposta di Sandro Repetto, consigliere provinciale del Pd.
La mozione Pd
L’esponente dei democratici, piuttosto attivo nelle ultime settimane sul fronte dell’attività d’Aula (a lui si devono la mozione sulla gratuità del trasporto per le forze armate e l’interrogazione circa lo stop al festival delle Resistenze), suggerisce un impegno alla giunta provinciale: lo sportello ad hoc per orientare il cittadino.
Per prima cosa Repetto ricapitola quanto avvenuto nella relazione tra il sostegno provinciale alle famiglie e la misura “bandiera” del governo Lega-Cinque stelle - soprattutto, ovviamente, dei secondi. L’assessora provinciale Waltraud Deeg “aveva manifestato la propria contrarietà all’applicazione del reddito di cittadinanza in Alto Adige, sottolineando la non convenienza rispetto alle prestazioni dell’assistenza economica sociale”, nota il consigliere. Una posizione condivisa con il presidente Arno Kompatscher e difesa presso la Conferenza Stato-Regioni.
L’Inps in questi giorni sta inviando degli sms ai cittadini con scritto “tu avresti diritto al reddito di cittadinanza”, incentivando chi lo riceve a fare domanda. Occorre però che la scelta sia consapevole: ecco perché serve uno sportello ad hoc
L’esponente dei dem riporta la tabella esplicativa preparata da Palazzo Widmann, dalla quale si confermerebbe la mancata convenienza. “Dalla nota informativa l’assistenza garantita tramite i distretti sociali è più favorevole, mirata e flessibile, ad esempio nel contributo dell’affitto e delle spese accessorie ed è meno burocratica”.
“Attenti all’sms dell’Inps”
Occorre però fare attenzione, prosegue Repetto, perché dato che il raddoppio non è consentito,“la sola richiesta di reddito o pensione di cittadinanza annulla tutti gli importi già erogati dall’assistenza provinciale”. “L’Inps in questi giorni - riporta il consigliere - sta inviando degli sms ai cittadini che potrebbero entrare ella fascia di reddito o pensione con scritto in corsivo tu avresti diritto al reddito di cittadinanza. È palese che qualsiasi cittadino che si vede arrivare un sms tale, che prospetta questo diritto, va immediatamente a fare domanda”.
Sarebbe quindi opportuno, prosegue, che la giunta provinciale “modificasse la propria direttiva creando, per almeno un periodo semestrale, uno sportello ad hoc per poter far scegliere al cittadino quale migliore opportunità potrebbe beneficiare”. Ad esempio, conclude Repetto portando un caso concreto, “un pensionato che percepisce una pensione minima e abita in una casa Ipes avrebbe convenienza nel chiedere una pensione di cittadinanza rispetto alle prestazioni dell’Assistenza economica sociale” della Provincia.
Questa quindi la proposta che dovrà passare per il vaglio della giunta e del consiglio.
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