Rifiuti, gli ambientalisti incalzano Kompatscher

Piccolo fuori-programma oggi, 8 settembre, prima dell'inizio della classica conferenza stampa del martedì sulle decisioni della Giunta provinciale: una compagine del Dachverband für Natur- und Umweltschutz ha consegnato al Landeshauptmann Arno Kompatscher una lettera aperta riguardante gli effetti del decreto Sblocca Italia sull'attività del termovalorizzatore di Bolzano Sud. Una questione che, peraltro, verrà discussa domani in occasione della Conferenza Stato-Regioni.
Nello specifico, si legge nel documento (consultabile in versione integrale qui), “si chiede al Presidente della Provincia autonoma di Bolzano di esprimere parere contrario allo schema di decreto attuativo ai sensi dell’art. 35, comma 1, del D.L. N. 133/2014 detto ‘Sblocca Italia’, che chiede alla nostra Provincia di aumentare fino alla saturazione termica di ulteriori 75.000 tonnellate all’anno la quantità di rifiuti bruciati, che dovranno essere importati da altre provincie o regioni italiane”.
Una prima risposta agli ambientalisti è stata fornita dal Presidente della provincia.
"Attualmente l'impianto di Bolzano non lavora al massimo delle sue potenzialità ma solamente al 70%, e vogliamo capire se un maggiore sfruttamento delle capacità possa portare una riduzione in termini assoluti delle emissioni inquinanti. Il termovalorizzatore, infatti, non si limita a smaltire i rifiuti solidi urbani, ma consente di produrre energia sfruttabile dal punto di vista economico in termini di maggiori entrate per la mano pubblica e tariffe ridotte per i cittadini, e di incidere positivamente sull'ambiente sfruttando la rete del teleriscaldamento per abbattere il numero degli impianti dislocati nelle zone urbane".
Quello che apparentemente sembrerebbe un doppio vantaggio, ha aggiunto Kompatscher, merita però studi approfonditi, soprattutto per quanto riguarda l'impatto ambientale. "Per far lavorare il termovalorizzatore a pieno regime - ha puntualizzato il Governatore della provincia - le ipotesi in ballo sono due: smaltire anche altri rifiuti, come gli scarti delle lavorazioni edilizie, oppure far confluire una parte di quelli prodotti nelle zone confinanti con l'Alto Adige. Abbiamo incaricato un gruppo di esperti di realizzare uno studio oggettivo e complessivo sull'impatto ambientale legato ad un impianto funzionante al massimo delle sue potenzialità. Una decisione verrà presa in accordo con il Comune di Bolzano e le altre amministrazioni interessate solo dopo aver preso visione di queste valutazioni".
Acconsenti per leggere i commenti o per commentare tu stesso. Puoi revocare il tuo consenso in qualsiasi momento.