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Ribaltone sulla democrazia diretta

Si rompe la "Alleanza per più democrazia" in Consiglio provinciale: Holzeisen (Vita) e Scarafoni (FdI) bocciano i due ddl per migliorare la legge sulla democrazia diretta.
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Foto: SALTO
  • Un anno e mezzo fa era stata presentata in pompa magna durante una conferenza stampa al Laurin. Era il 6 giugno 2023 quando esponenti di Verdi, Team K, Freiheitliche, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle, PD, Süd-Tiroler Freiheit ed Enzian costituirono l'Alleanza per più democrazia, promosso dall’omonima Iniziativa, per promuovere modifiche e aggiustamenti alla legge provinciale 22/2018 su democrazia diretta e partecipazione che mirassero a renderne più semplice l’applicazione e, soprattutto, a renderla più accessibile. Anche Marco Galateo, non ancora vicepresidente della Provincia, dichiarò l’adesione del suo partito all’Alleanza: “Per Fratelli d’Italia è importante sostenere quest’iniziativa perché le persone sanno quello che vogliono dalla loro amministrazione e dall’altro lato l’amministrazione non può avere paura della volontà popolare”.

  • L'Alleanza per più democrazia, presentata nel giugno 2023: ne faceva parte anche Fratelli d'Italia. Foto: Team K
  • Con l’inizio della nuova legislatura, nel novembre 2023, è stato trasversalmente completato il lavoro su due disegni di legge sulla democrazia diretta — elaborati da Iniziativa per più democrazia depositati in Consiglio provinciale da Brigitte Foppa e Alex Ploner come primi firmatari e perciò “padrino e madrina” della proposta. L’obiettivo di rimuovere dalla legge attuale alcune restrizioni alla partecipazione: dal limitare i troppi ostacoli posti alla raccolta delle firme per i referendum consultivi e le iniziative popolari, compreso l’abbassamento del numero di firme, alla possibilità di raccogliere le firme online attraverso la creazione di una piattaforma digitale, dall’assicurazione per chi raccoglie le firme alla riorganizzazione della Commissione dei giudici che decidono sull’ammissibilità. Secondo i proponenti, invece di membri di Tribunale, Tar e  Corte dei Conti, si dovrebbe infatti attingere da un pool di avvocati, docenti ed ex-giudici per ottenere una maggiore indipendenza. Si prevede inoltre di ammettere i referenda sulle leggi che decidono in materia di forma di governo

  • Brigitte Foppa (Verdi) e Alex Ploner (Team K): primi firmatari del ddl sulla Democrazia diretta. Foto: Team K
  • Ieri (9 settembre) il colpo di scena in Consiglio provinciale: la prima Commissione legislativa ha trattato congiuntamente i due disegni di legge presentati dalle opposizioni (eccetto Holzeisen). “Ci siamo confrontati con i presentatori Foppa e Ploner sulle novità proposte”, ha riferito la presidente della commissione Anna Scarafoni: “Secondo il funzionario incaricato della Giunta presente alla discussione, indire referenda anche sulla forma di governo è in contrasto con lo Statuto d’Autonomia. Sulla possibilità di raccogliere le firme online, il Consiglio dei Comuni si è detto favorevole alla raccolta online, è stato però evidenziato che non esiste ancora una piattaforma che soddisfi tutti i requisiti necessari. Sul quorum abbassato, invece, il Consiglio non è favorevole ”. I disegni di legge non hanno superato la votazione per il passaggio alla discussione articolata: bocciati con 2 sì (Atz Tammerle e Ploner) e 4 no: Scarafoni, Deeg, Noggler e, a sorpresa, Renate Holzeisen (VITA).

  • L'Alleanza perde la maggioranza

    Holzeisen ha spianato la strada a Scarafoni, offrendole un’assist”, sostiene Brigitte Foppa: “È deludente che anche rappresentanti delle opposizioni abbiano votato contro la proposta, rendendo così più facile alla maggioranza respingerlo su tutta la linea”. Per Ploner “il rifiuto odierno della proposta va di pari passo con la richiesta che la Provincia si sforzi di attuare rapidamente una piattaforma online”. Alle elezioni provinciali del 2023, secondo i calcoli dell’Iniziativa per più democrazia, i partiti dell’Alleanza avrebbero ottenuto la maggioranza assoluta in Consiglio provinciale con 18 seggi su 35; la lista VITA non faceva parte dell’Alleanza, ma ne sosteneva gli obiettivi, perciò i consiglieri a favore delle proposte dell’Alleanza erano potenzialmente 19. Ora, col voto contrario di VITA e di Fratelli d’Italia, l’Alleanza è saltata.

  • La consigliera provinciale di Vita, Renate Holzeisen: ha bocciato i due ddl sulla democrazia diretta. Foto: SALTO
  • Per Holzeisen “Il presupposto indispensabile per un processo decisionale trasparente e realmente democratico è la libertà di informazione e di opinione. Questo vale sia per la democrazia rappresentativa che per la democrazia diretta”, spiega la consigliera in un comunicato, “sono favorevole all'ampliamento degli strumenti di Democrazia Diretta in Sudtirolo, ma solo a condizione che il Consiglio Provinciale nelle premesse delle rispettive proposte di legge provinciale, senza se e senza ma, prenda una posizione chiara e netta contro qualsiasi forma di censura e dichiari la libertà di informazione e di opinione essere il presupposto indispensabile per una vera democrazia”.