Cronaca | Coronavirus

Il peso della solidarietà altoatesina

A Bolzano e Merano donati oltre 16.000 chili di cibo ai più bisognosi con la Spesa sospesa. Oltre 60 i volontari impegnati nell'iniziativa.
Spesa sospesa
Foto: Spesa sospesa

Gara di solidarietà in Alto Adige, come in molte altre realtà italiane.
Ieri, 10 aprile, si è conclusa la settimana di raccolta di generi alimentari e di prima necessità promossa dalla rete FoodnetBZ e organizzata in otto supermercati della provincia dislocati tra Bolzano e Merano.

Attraverso la cosiddetta “Spesa sospesa” la popolazione ha avuto la possibilità di lasciare in un cassone all’uscita dei negozi parte della propria spesa. Moltissime le donazioni, sono infatti stati raccolti 16.000 chili di alimenti che verranno distribuiti dal Banco Alimentare alle associazioni aderenti che aiutano le persone più colpite dall'attuale crisi.

La rete FoodnetBz, cui fanno parte le organizzazioni e associazioni Banco Alimentare del Trentino Alto Adige, Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone, Volontarius-Cacciatori di Briciole, La Strada-Der Weg, Associazione S. Stefano, S. Vincenzo, Vinzenzverein e Croce Rossa Italiana, si occuperà dunque di distribuire e portare gli alimenti e i generi di prima necessità raccolti, là dove il bisogno è più urgente. “Ogni giorno - nota Senio Visentin, referente per la Caritas del progetto Spesa sospesa - rimaniamo stupiti dalla grande generosità dei volontari e della popolazione, senza di loro il nostro lavoro sarebbe impossibile, nel bisogno ci siamo ritrovati tutti più uniti”. 

Oltre 60 i volontari (ANA gruppo Gries; Coordinamento Giovani Alpini Alto Adige; Sezione Scout di Bolzano del CNGEI; la Cooperativa Grufrut; le Truppe Alpine) che in questa settimana si sono alternati nei supermercati per raccogliere gli alimenti e trasportarli nei magazzini. “È un segno concreto di vera carità che sfonda la paura e l'incertezza dovuta a questa crisi - afferma Luca Merlino, vice presidente regionale del Banco Alimentare -. È quindi anche un messaggio di speranza: non trovo augurio migliore di Pasqua se non questo”.