Cronaca | Costa Concordia

Schettino condannato a 16 anni

Questa la sentenza di primo grado per il naufragio all’Isola del Giglio costato la vita a 32 persone.

L’ex comandante, febbricitante, ha ascoltato la sentenza dal suo albergo. La procura aveva chiesto 26 anni di reclusione. 
Schettino è stato anche interdetto per 5 anni dalla carica di comandante di nave, per 4 mesi dalla professione di comandante e condannato all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. 

La condanna a 16 ha cumulato 5 anni per il reato di disastro colposo, 10 ani per gli omicidi plurimi colposi e 1 anno per il reato di abbandono di persone minori o incapaci. 
Non sono state invece riconosciute, come invece richiesto dalla pubblica accusa, le aggravanti del naufragio colposo e della colpa cosciente per gli omicidi plurimi colposi.

Schettino e Costa Crociere sono stati anche condannati in solido a risarcire le parti civili, tra cui la Presidenza del Consiglio, alcuni ministeri, la Protezione civile, la Regione Toscana e il comune di Isola del Giglio. Riconoscimenti riconosciuti come parti civili anche a numerosi dei superstiti del naufragio. 

Questa mattina l’ex comandante aveva fatto in aula una dichiarazione spontanea, interrotta dal pianto, in cui mescola un forma di pentimento con l’accusa di essere diventato una sorta di capro espiatorio. 

"Quello che non è stato detto è che quel 13 gennaio sono morto in parte anche io. Non è vero che non ho chiesto scusa, ma il dolore non va esibito per strumentalizzarlo. Dal 16 gennaio la mia testa è stata offerta con la convinzione errata di salvare interessi economici. Durante il processo ho ascoltato frasi lesive della dignità umana per avvalorare la tesi di un uomo da condannare in linea con le logiche utilitaristiche che ormai a tutti sono chiare.”