Nel 2014 200 milioni per l’assegno di cura

L’assegno di cura assorbe il 60% dell’intero importo erogato annualmente dall’Agenzia per lo sviluppo sociale ed economico, l’ente strumentale della provincia che si occupa delle prestazioni assistenziali istituite con legge provinciale e della previdenza integrativa.
Nel corso del 2014 l’Asse ha distribuito 332 milioni di euro (30 in più del 2013) di cui hanno beneficiato complessivamente 75mila persone.
Dei 198milioni erogati dall’Asse per l’assegno di cura ne hanno beneficiato 17mila persone non autosufficienti. Nonostante la grande dimensione della cifra il direttore dell’ente Eugenio Bizzotto ha precisato che in realtà rispetto alle previsioni del 2007, l’anno in cui venne istituito l’assegno, l’aumento annuo è stato inferiore a quanto originariamente preventivato e cioè pari all’1,7% anziché il 3%.
Questo dato incoraggiante alimenta l’idea, sostenuta da parte dell’assessora competente Martha Stocker, di puntare anche per il futuro sull’assegno di cura come forma di assistenza per la popolazione non autosufficiente.
La restate parte del fondo gestito dall’Asse è andata nel 2014 agli assegni per le famiglie (71milioni di euro per 32mila nuclei familiari), all’assistenza economica per gli invalidi sordi e ciechi civili (41 milioni) e le pensioni integrative soprattutto per le casalinghe (21 milioni di euro).
Un dato interessante ed in parte inaspettato è quello che riguarda la composizione linguistica e di genere dei 75mila beneficiari. Sono quasi tutti di madrelingua italiana (97% del totale) e di loro due terzi sono donne.