Politica | Bolzano

E se fosse la soluzione?

Legge elettorale: Angelo Gennaccaro (Io sto con Bolzano) promuove la tripla soglia di sbarramento, uno dei pochi fra chi rischia il posto in consiglio comunale.

Arginare la lottizzazione politica e superare così tutti gli steccati che hanno rallentato, quando non impedito, la governabilità nel capoluogo. Se la “nuova” legge elettorale riuscirà a vedere la luce e riuscire in quest’ardua impresa è ancora tutto da vedere. La proposta di Sepp Noggler, come ormai noto, prevede la tripla soglia di sbarramento che viene fissata al 7% per le coalizioni partitiche, 3,5% è invece la percentuale che devono superare le varie compagini politiche per entrare in consiglio e infine per ottenere i seggi le liste collegate a un candidato sindaco devono raggiungere il 2,2%. Una novità che potrebbe tagliar fuori diversi attori politici dal consiglio comunale; Margheri e Della Ratta, rispettivamente Sel e Psi, si sono già espressi in modo critico sulla legge, tuttavia Angelo Gennaccaro di “Io sto con Bolzano”, voce fuori dal coro, dà una lettura tendenzialmente positiva alle modifiche proposte per la normativa. “Abbiamo fatto il 3,4% alle ultime elezioni, e siamo di fatto stati equiparati, per tutta la durata di questo breve mandato, a partiti che hanno preso l’1% o poco meno e sono comunque entrati in consiglio. Se l’obiettivo è quello di una larga coalizione sono d’accordo, non si può continuare a pensare di mantenere intatta solo la propria poltrona”, commenta Gennaccaro. Se la legge elettorale, dunque, servirà a ridurre la dispersione delle forze politiche la strada è quella giusta, prosegue l'esponente di “Io sto con Bolzano”: “è evidente che il gruppo linguistico italiano non riesce a trovare una quadra, in un momento in cui la politica sta cambiando con il confine fra destra e una sinistra non più così definito, una soluzione del genere potrebbe finalmente farci mettere d’accordo almeno su una serie di urgenze programmatiche da portare a termine”. 

Altra modifica che verrà discussa, oltre alla volontà espressa da Svp e destra tedesca di ridurre i consiglieri comunali da 45 a 35 - già criticata dai partiti di lingua italiana -, è l’abolizione del ballottaggio, proposta, anche questa, che è stata giudicata inaccettabile dal partito democratico. “siamo contrari anche noi, il sindaco deve essere realmente legittimato dai cittadini”, riferisce l’ex candidato sindaco della lista centrista.

C’è poi il nodo delle firme: le liste civiche che sono già entrate in consiglio potrebbero essere esentati dal raccogliere le firme se a presentare la richiesta è un consigliere uscente (articolo che però verrà con ogni probabilità ritirato perché tacciabile di incostituzionalità). “C’è un processo burocratico piuttosto farraginoso sul sistema della raccolta firme, su questo piuttosto sarebbe opportuno intervenire in vista delle prossime elezioni”, sottolinea Gennaccaro.

In questo quadro evidentemente ancora fumoso, riuscirà la legge elettorale ad essere modificata in tempo per l’appuntamento elettorale in primavera? “Gira voce che la legge non verrà fatta, cosa di cui sono piuttosto convinto anch’io, se poi la politica una volta per tutte riuscisse a condividere le regole base in maniera trasparente senza interessi di parte sarebbe un primo segnale positivo per la città”. L’argomento sembra dunque destinato ad incagliarsi fra gli scogli dei veti incrociati e possibili bizantinismi, mentre gli elettori saranno chiamati ad un’altra prova di pazienza. Già ieri Alessandro Huber (Pd) aveva sottolineato la necessità di riavvicinare elettori più o meno giovani alla cosa pubblica specificando che temi come la modifica della legge elettorale non devono impantanare una discussione politica a cui difficilmente ci si appassiona. “Sono questioni puramente tecniche su cui si arrovella l’agorà politico, per riconquistare gli elettori ci vuole ben altro”, conclude Gennaccaro.