Sconfitta amara con lo Sciliar

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Nella notte di Castelrotto Excelsior brilla solo per pochi secondi a ridosso del fischio di inizio quando un’invenzione a centrocampo di Martinelli scavalca la difesa e mette Rodriguez da solo davanti al portiere: il prezioso pallo netto del nicaraguense si infrange sulla traversa. Da lì in poi per Excelsior è buio totale fino al triplice fischio che sancisce il risultato finale di dieci a zero per lo Sciliar. Ma la vera notizia della serata è un’altra e ha dello sbalorditivo. Excelsior, ormai per tutti la “squadra del fair-play” subisce un’espulsione diretta per bestemmia.
Una tegola per una squadra il cui principale obiettivo stagionale è la coppa disciplina. "La prima considerazione che viene da fare - spiega Massimo Antonino, direttore sportivo dell'Excelsior - è che non è uno scandalo che una cosa simile possa succedere proprio all’Excelsior, perché se è vero che si tratta di una società in cui il fair play è il primo dei valori, è altrettanto vero che è comunque un gruppo composto da esseri umani che possono sbagliare, Ma allora chiediamoci perché bestemmiare, che sia dentro o fuori dal campo, è sbagliato (e noi siamo convinti che lo sia). La bestemmia è un’imprecazione rivolta al divino e dunque offende Dio stesso e chi in lui crede. Come mai tante persone, in situazione di stress sentono il bisogno di imprecare verso Dio? Potrebbero prendersela con sé stessi, con altre persone o con mille altre cose, ma invece salgono di livello e offendono il creatore: se sono credenti gli rinfacciano di non essere tenuti abbastanza in considerazione, mentre se sono atei innescano una ridicola contraddizione in quanto bestemmiando si rivolgono a qualcosa o qualcuno di cui negano con convinzione l’esistenza".
E' un dato di fatto, che in alcune zone d'Italia -Veneto e Toscana su tutti, ma in realtà un po' ovunque - per alcuni la bestemmia è diventata un intercalare automatico del linguaggio, spesso tramandato in famiglia. "Sta di fatto che si tratta di una manifestazione di disprezzo e quindi di non rispetto per tutte le sensibilità religiose e di un pessimo esempio per bambine e bambini", osserva Antonino.
Dal 2019 la FIGC regola la bestemmia in campo tramite l’articolo 37 del codice di giustizia sportiva, che punisce con una giornata di squalifica calciatori o allenatori che bestemmiano in occasione o durante la gara». Una regolamentazione introdotta per la sempre più massiccia presenza di microfoni e telecamere sui campi delle serie maggiori e dunque per evitare spettacoli imbarazzanti e diseducativi, che per reali motivazioni etiche.
"Riteniamo che l’Excelsior sia stata giustamente punita - conclude Antonino - ma che di queste punizioni ce ne siano troppo poche sui campi da gioco perché non è un mistero che molte partite diventino dei veri e propri “bestemmiatoi”. Qui però si pone anche la questione di quanto gli arbitri siano umanamente in grado di gestire da soli una regola di questo tipo. Dalla squadra mi aspetto da subito un ritorno a quello stile fondato sul rispetto che l’ha contraddistinta negli ultimi 20 anni. Attendiamo un segnale già dalla prossima sfida contro il Latzfons Verdings". La partita è in programma il 24 aprile alle 20.45 presso il campo Resia A di Bolzano.
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