Il campo largo in stile meranese

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Domenica 18 maggio ai blocchi di partenza ci saranno solo Dario Dal Medico e Katharina Zeller. In vista del ballottaggio delle elezioni comunali, però, entrambi i candidati in corsa per diventare sindaco o sindaca di Merano possono contare già da ora - oltre che sui propri partiti - anche sull'appoggio di chi si è "fermato" al primo turno. Le liste Civiche di Dal Medico, insieme ad Alleanza per Merano, dal canto loro hanno ribadito l'appoggio al proprio candidato. Zeller, invece, verrà sostenuta dal Partito Democratico, quindi dai due consiglieri Bassamba Diaby e Daniele Di Lucrezia, e dal Movimento 5 stelle che, come a Bolzano, non è riuscito a ottenere nessun seggio in Consiglio.
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Alla conferenza stampa di presentazione della nuova coalizione Svp, Merano Coraggiosa, PD e M5S - un vero e proprio "campo largo" in stile meranese ("Tutti partiti - ha detto Zeller - con cui ci viene naturale sederci insieme al tavolo per discutere) - questa mattina era presente anche l'esponente Petra Van Look del Team K, in rappresentanza della collega di partito eletta in Consiglio, Sabine Kiem. La lista di Paul Köllensperger ha scelto, esattamente come a Bolzano, di non sostenere nessuno dei due sfidanti al ballottaggio. "Siamo blockfrei - dice Van Look - e quindi non diamo indicazioni di voto agli elettori. Però diversi nostri candidati, come me e la stessa Kiem, sostengono Zeller- Non so perché il partito abbia deciso così, non decido io". Il simbolo del Team K non è stato inserito in nessun volantino pro-Zeller
Una dinamica, quella scelta dal Team K, che si è presentata anche nel capoluogo. Nonostante il direttivo provinciale abbia scelto la via del "blockfrei", il candidato sindaco Matthias Cologna e il consigliere uscente Thomas Brancaglion hanno dichiarato che voteranno per il candidato del centrosinistra Juri Andriollo. Un blockfrei anomalo: il partito decide di non schierarsi ma i suoi candidati locali sì.
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Forse ancora più anomala la scelta dei Verdi che, non sostenendo Zeller - forse in attesa di garanzie per un posto in giunta, forse invece per il timore di tornare al governo della città con Nerio Zaccaria di Alleanza per Merano -, hanno lasciato che a esprimersi fosse direttamente la loro candidata sindaca Ulrike Ceresara, che sosterrà Zeller. Insomma, come il Team K, il partito verde non si è schierato, ma la candidata sindaca sì. Se nel caso del Team K, partito con valori liberali, potrebbe effettivamente esserci il dubbio che gli elettori si dividano tra pro-Dal Medico e pro-Zeller, come a Bolzano tra pro-Andriollo e pro-Corrarati, difficile pensare che tra gli elettori verdi ci sia qualcuno che andrà a votare Dal Medico.
In queste circostanze, però, è evidente la spaccatura della coalizione di centrosinistra meranese. In merito, è interessante la descrizione del segretario Pd del Burgraviato, Giuseppe Panusa: "Noi appoggiamo Zeller, in virtù della sua visione di città. E sinceramente pensavamo potesse essere una scelta comune a tutta la coalizione. Quindi c'è stato un tentativo di andare tutti insieme ad appoggiare Zeller, ma da parte dei Verdi ci sono state considerazioni diverse, condizionate dall’evitare l’uno o l’altra (qui il riferimento è plausibilmente riconducibile a Zaccaria Ndr). Quindi, dopo il primo turno, abbiamo intrapreso strade diverse".
Costruito il campo largo, però, Katharina Zeller pensa già ai possibili dialoghi futuri una volta terminate le elezioni: "L'unica certezza è che il gruppo linguistico italiano non è rappresentato abbastanza, quindi servirà interloquire con le civiche per la formazione della giunta". Quali gli interlocutori privilegiati? "Negli ultimi anni - continua Zeller - la collaborazione più semplice sui temi c'è stata con l'assessore Zaccaria, che sarebbe quindi il primo partner con cui si potrebbe parlare".
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