La piazza dello spreco?

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Terminato il 13 luglio, dopo circa cinque giorni, lo sciopero dei commercianti di spezie e frutta secca in Piazza Erbe a Bolzano. Così questa settimana è spuntata nelle bancarelle la frutta fresca che però resta invenduta. I commercianti prima hanno scioperato contro il regolamento comunale, entrato in vigore nel 2016, che impone un tetto massimo del 20% alla frutta secca o disidratata esposta, mentre il resto dell'assortimento deve essere di frutta e verdura fresca, poi hanno provato ad adeguarsi, vendendo anche mele, ciliegie, albicocche e altra frutta fresca. Il regolamento prevede sanzioni per gli inadempienti e dopo tre violazioni scatta la revoca della concessione.
I commercianti però avvertono: "Le persone non comprano la frutta fresca anche perché c'è il supermercato dietro l'angolo. La nostra in confronto costa troppo". E un commerciante sottolinea: "Solo oggi ho buttato 4 chili di albicocche. Ho comprato 1.500 euro di frutta, ma è come li avessi buttati visto che nessuno me la compra". Stessa cosa il commerciante di fronte: "Ho speso mille euro di frutta fresca ma resta invenduta. Questo è un problema che non si pone invece con la frutta secca, che può essere venduta anche dopo diversi giorni e quindi non viene buttata".
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Sebbene sia esposta frutta e verdura fresca questa, per ora, non raggiunge ancora l'80% dei prodotti in vendita, ma per il momento ciò non sembra dar fastidio al Comune di Bolzano che, tra le altre cose, la settimana scorsa ha aperto alla possibilità di modificare il regolamento, precisando però che finché è in vigore quello attuale va rispettato. "Il regolamento è chiaro e non riusciamo a cambiarlo in una settimana", ha detto invece il sindaco di Bolzano Claudio Corrarati. "Capisco che i prezzi siano diversi rispetto ai supermercati, ma i commercianti di piazza erbe non sono gli unici a vendere questo tipo di generi alimentari. Ci sono anche altri loro concittadini che vendono frutta fresca. Allora ciò che posso consigliare è che lavorino sull'acquisto in scala, così da abbassare i prezzi. Spero e mi auguro - dice ancora il sindaco - che i commercianti capiscano che noi andiamo incontro alle loro esigenze ma non possiamo stravolgere la percentuale di frutta fresca da vendere".
"Non è che se in una settimana non si riesce a vendere la frutta fresca allora si cambiano le regole..."
In queste settimane ci sono state interlocuzioni tra il sindaco e i legali degli esercenti: "Agli avvocati - dice Corrarati - ho fatto sapere che questa è la linea del Comune e fino a che non ci sarà una nuova regolamentazione i commercianti dovranno attenersi alle regole del 2016. Ma non per un malvolere, semplicemente perché sono le regole da rispettare. Non è che se in una settimana non si riesce a vendere la frutta fresca allora si cambiano le regole..."
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Intanto, l'Unione commercio del capoluogo ha avviato un percorso per riqualificare piazza Erbe, coinvolgendo esercenti, associazioni e abitanti. Tra le proposte anche la creazione di un manager della piazza.
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E io cittadino devo pagare…
E io cittadino devo pagare con le mie tasse un Manager della,piazza? Ma dite veramente? E siccome ci sono delle regole create chissà quanti anni fa si butta tranquillamente della frutta che nessuno compra? Anticamente un bolzanino immagino andasse in piazze Erbè a comprarsi frutta e verdura. Ma oggi nel 2025 chi è che compra queste cose lì. Solo i turisti e miliardari. Piazza Erbe viene frequenta dalla gente del,posto solo dai locali. Con tutti i problemi che ha questa città possibile che ne dobbiamo creare di nuovi? Siamo la città più cara d' Italia, ve ne rendete conto?