“Il prossimo 1 giugno il questore Paolo Sartori lascerà Bolzano per assumere l'incarico di questore della Provincia di Brescia. La decisione governativa è stata assunta nella serata di ieri, assieme ad altre nomine di vertice del Ministero dell'Interno. Sartori aveva assunto l'incarico in Alto Adige nel marzo dello scorso anno. Al suo posto è stato nominato l'attuale questore di Potenza Giuseppe Ferrari”. 

La notizia battuta dall’ANSA era nell’aria alla fine dell’anno scorso, ma poi, all’ultimo, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi mise tutto in standby. Poco fa, invece, la sorpresa. A pochi giorni dallo storico risultato elettorale che ha portato al governo della città il centrodestra, il ministro tecnico voluto da Salvini trasferisce l’uomo che più di ogni altro negli ultimi tempi ha incarnato il concetto di sicurezza nella città capoluogo. Letteralmente adorato dagli esponenti dei partiti di destra, di centro e, in parte, di centrosinistra, per il suo modo ultra fiscale e rigido nell’applicazione di norme che altri prima di lui avevano interpretato in modo più flessibile, non aveva invece molti sostenitori a sinistra. A causa di una quantità mai vista di “espulsioni” e “fogli di via”, alcuni dei quali bocciati dal Tar, Sartori era vissuto come un vero e proprio incubo per le persone attive nel settore dell’accoglienza dei migranti e dell’area anarchica.