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“Più verde e meno cemento”

Il Team K interviene nel dibattito sulle isole di calore e propone di aumentare fontane e verde nelle piazze, anche quelle con garage, e introdurre "rifugi climatici".
Team K
Foto: Team K
  • Notti tropicali e temperature sopra i 35 gradi hanno messo a dura prova la resistenza al caldo degli altoatesini, in particolare degli abitanti del capoluogo. A incidere in modo particolare sulle alte temperature cittadine sono le isole di calore, un evento microclimatico per il quale il riscaldamento delle superfici artificiali impermeabili nelle aree urbane determina la formazione di veri e propri ‘arcipelaghi di calore’. A intervenire in merito alle conformazioni delle piazze locali sono i consiglieri provinciali del Team K, Franz Ploner e Paul Köllensperger, e i consiglieri comunali Matthias Cologna, Giuliana Dragogna, Thomas Brancaglion, insieme al segretario della lista Lukas Abram che oggi - 22 luglio - hanno presentato le loro proposte per "aumentare il verde in città e ridurre il cemento". Come piazza simbolo della trasformazione verde il Team K ha scelto piazza Magnago che, a differenza dello spazio situato di fronte - Parco Stazione - non è ricca di alberature e verde.

  • Il rendering: il Team K propone di mettere più verde in piazza Magnago. Foto: Team K/Abram
  • "Un albero sano e ben piantato, immagazzina CO₂, trattiene le polveri sottili, fornisce ombra riducendo la temperatura percepita di circa dieci gradi. Un ulteriore effetto positivo - sottolineano gli esponenti del Team K - è la capacità del terreno circostante alla pianta di immagazzinare acqua piovana, trattenendola e alleggerendo la rete fognaria urbana in caso di piogge intense. In questo senso si è dimostrato efficace il principio della città spugna, sviluppato nei Paesi scandinavi e già applicato con successo da decenni a Stoccolma e in altre città. Anche in Austria sono già partiti progetti pilota". Da qui l'idea di inserire nelle piazze - anche in quelle che presentano garage interrati - più alberi e fontane costruite in maniera tale da rinfrescare l'aria. "L’Università di Bolzano, grazie al professor Stefan Zerbe, ha già condotto nel 2018 e nel 2020 uno studio sul verde urbano e sulla piantumazione di alberi a Bolzano e Merano. Il gruppo di lavoro interdisciplinare, composto da esperti di ecologia, economia, sociologia e antropologia, aveva stilato una lista di 85 specie vegetali e arboree più adatte alla piantumazione urbana, comprese quelle con radici poco profonde, adatte quindi a crescere anche sopra parcheggi sotterranei. L’attenzione dovrebbe concentrarsi su specie arboree con chiome capaci di offrire un maggiore effetto rinfrescante, su un suolo coperto da vegetazione invece che da asfalto o porfido", sottolinea ancora il Team K. Inoltre, come messo in evidenza da Matthias Cologna, il Piano del Verde del Comune di Bolzano non si concerta abbastanza sul fenomeno delle isole di calore, per il quale è necessario un piano specifico e diverso in base alla conformazione della piazza che si vuole andare a migliorare. Utile, per Cologna, potrebbe essere l'introduzione anche a Bolzano dei cosiddetti "rifugi climatici", una lista di luoghi come ad esempio musei, biblioteche o centri commerciali, quindi spazi chiusi che per via della loro conformazione o per la presenza di aria condizionata sono più freschi, ma anche luoghi all’aperto come giardini o piscine pubbliche. Spesso i rifugi climatici non devono avere non solo una temperatura più bassa, ma anche servizi come bagni e accesso ad acqua potabile.

    Gli interventi di rinverdimento delle piazze, infine, sarebbero importanti anche in un'ottica di salute pubblica. Come messo in evidenza da Franz Ploner, secondo una prima analisi recentemente condotta da un gruppo internazionale di ricerca (tra cui l’Imperial College di Londra e la London School of Hygiene & Tropical Medicine), tra il 23 giugno e il 2 luglio, in dodici grandi città europee si stimano circa 1.500 decessi attribuibili direttamente al cambiamento climatico. "Il grande caldo può portare a gravi conseguenze sanitarie e sappiamo come Bolzano risulti essere sempre più spesso tra le città più calde d’Italia. Ultimo ma non ultimo, anche per i cani diventa impossibile camminare su asfalti sempre più roventi", concludono gli esponenti del Team K.