Un euro al metro quadro
È il tassello mancante di un mosaico che unisce idealmente il ventilato quanto contestato potenziamento della cabinovia sulla Forcella del Sassolungo, in Val Gardena, all’altrettanto contestata (benché già realizzata) demo-ricostruzione del Rifugio Passo Santner. È “un film già visto”, quello sul Sassolungo, che ricorda la vicenda dell’ampliamento del rifugio sul Catinaccio completato all'inizio di quest'anno. Ma in realtà, cronologicamente, il caso gardenese è avvenuto molto prima.
La trama è sempre la stessa: un privato chiede alla Provincia di acquistare terreno demaniale sulle Dolomiti per la propria attività imprenditoriale (in un caso la cabinovia, nell’altro un rifugio). Dopo l’iter previsto, la Giunta provinciale con apposita delibera cede il terreno richiesto, alienandosi perciò patrimonio demaniale ritenuto sino a quel momento “indisponibile” dall’ente pubblico e vendendolo al prezzo stabilito dall’Ufficio estimo provinciale. La cessione di 900 metri quadri del Patrimonio Unesco sul Catinaccio ha fruttato alle casse provinciali poco meno di 30mila euro, 27.450 euro su cui pende un esposto del Team K in Procura e alla Corte dei Conti. L’acquisto di 1587 metri quadri di Sassolungo, invece, è venuto a costare 56.940 euro alla società Piz de Sella di Igor Marzola.
C'è posta per te
La data da ricordare è il 2 giugno del 2008: è allora che Igor Marzola, in qualità di amministratore unico della società Tessl Srl (storica antenata della Piz de Sella Spa che ancora oggi gestisce gli impianti di risalita attorno al Saslonch), richiede all’Azienda provinciale Foreste e Demanio l’acquisto di parte di due particelle catastali nel Comune di Selva di Val Gardena “per insediarvi la stazione a monte della nuova funivia da progettare sulla Forcella del Sassolungo”. L'intento è quindi esplicito: riprendere in mano il progetto di potenziamento degli anni Ottanta e potenziare la bidonvia che sale da Passo Sella. Per questo però non basta il terreno già a disposizione a monte, serve nuovo terreno demaniale.
Già a settembre 2008 il Consiglio di amministrazione dell’Azienda Foreste e Demanio presieduto dall’allora Landeshauptmann Luis Durnwalder propone alla Giunta provinciale di autorizzare la vendita di 1670 m², “considerato che l’eventuale vendita non pregiudica per l’ubicazione e per la limitata estensione l’amministrazione dei restanti beni demaniali”. L’anno seguente Marzola alza la posta e ottiene dalla stessa Azienda provinciale un nuovo via libera (virtuale) per 1884 m².
L’ultima parola dell’Azienda provinciale foreste e demanio arriva sei anni dopo, nel 2015. Non è più Durnwalder a presiedere il CdA, essendo ormai “in pensione” da due anni, ma Klaus Unterweger. A seguito del parere dell’Ufficio estimo, le superfici accessorie alla stazione a monte vengono stimate a 30 euro a m², quelle “dove è prevista la futura nuova stazione a monte” a 100 euro a m², mentre ben 910 metri quadri di “terreno improduttivo” sono giudicate alienabili a solo un euro al metro quadro: bastano 900 euro per comprarsi un’ampia fetta della Forcella del Sassolungo. Il CdA considera però “adeguato” il prezzo di vendita fissato a quasi 57mila euro dall’Ufficio estimo. Mentre “la Giunta provinciale ritiene sensato la vendita di questo fondo”, come riporta poi il testo della delibera approvata all’unanimità il 17 marzo 2015 a conclusione della compravendita.
Futuro incerto
Da ben otto anni la Giunta Kompatscher è dunque a conoscenza dei piani di espansione di Igor Marzola, nonostante solo nel maggio scorso il progetto sia stato ufficialmente presentato dalla Piz de Sella all’Ufficio per la pianificazione del paesaggio. A novembre dello scorso anno anticipammo le intenzioni di Marzola, proprietario del rifugio Emilio Comici: “Non c’è il progetto, non c’è ancora nulla di concreto” minimizzava dieci mesi fa a Salto.bz lo stesso patron della Piz de Sella, “è solo un intervento migliorativo”. Anche la Giunta provinciale, rispondendo alle domande di attualità dei Verdi, si limitava a parlare di un tracciato “leggermente modificato” della cabinovia e a confermare come la capacità dei rifugi in quota fosse già esaurita - smentendo la nascita di mega-impianti.
La realtà invece parla di un nuovo impianto di risalita con una stazione a monte quasi quattro volte più grande (da 768 a 2.654 metri cubi) e la capacità oraria portata da 230 persone/h a 480 persone all’ora. Tremila persone al giorno, che preoccupano (e non poco) le associazioni alpinistiche e ambientaliste, nonché lo storico gestore del Rifugio Toni Demetz Enrico Demetz: “Non si può fare, non c’è posto. Né per la stazione a monte né per le masse che arriveranno” ha sentenziato il rifugista nel corso della recente manifestazione a Passo Sella.
La Essevupi SVP,che regala
La Essevupi SVP,che regala via i tereni apartenenti al popolo.È uno SCANDALO!!!!
Qualcuno grida allo scandalo?
Qualcuno grida allo scandalo? Ma no signori, questa è la normalità. La trasformazione delle nostre montagne in un immenso parco di divertimenti con attrazioni di vario tipo è in atto già da tempo. Venghino signori turisti, venghino. Per il beneficio di pochi eletti...o meglio di pochi elettori...ci inventiamo di tutto pur di svuotarvi il portafoglio.
In risposta a Qualcuno grida allo scandalo? di Walter Donegà
2015, Landeshauptmann
2015, Landeshauptmann Kompatscher, capo del Governo Altoatesino, ergo liquidatore delle nostre terre, o meglio venditore di Tafelsilber. Wir sind gut aufgestellt!
In risposta a 2015, Landeshauptmann di Josef Ruffa
Der leichtfertige Ausverkauf
Der leichtfertige Ausverkauf von edlen Teilen der Hochgebrirgs-Region und noch dazu zu lächerlichen Preisen, wird sich rächen.
Es scheint der Mehrheit egal
Es scheint der Mehrheit egal zu sein.
Was die SVP hier veranstaltet
Was die SVP hier veranstaltet hat, ergo Ausverkauf der Beggrundstücke ist ein Skandal und sollte in der nationalen sowie internationalen Berichterstattung deutlich präsenter sein.
Ich möchte gar nicht wissen was "unterm Tisch" wohin geflossen wird. Aber ich bin mir sicher das kommt irgendwann ans Licht, wie beim Vorgänger SVP-Luis.