Politica | Il caso

“Non si specula sulla famiglia e sui bambini”

La risposta dell’assessore Christian Tommasini alle polemiche scoppiate sulla teoria del gender. Urzì chiede un confronto politico sul tema.

L’annosa questione della teoria del gender torna a far discutere. A livello nazionale il vento della polemica continua a soffiare sulla corazzata Renzi; il ministro dell’istruzione Stefania Giannini appena qualche giorno fa aveva messo a tacere - in un’intervista a Radio24 - le critiche sul gender che molti, soprattutto dal mondo cattolico, ritengono legato alla riforma della “Buona Scuola”: “Chi ha parlato e continua a parlare di 'teoria gender' in relazione al progetto educativo del governo Renzi sulla scuola compie una truffa culturale e voglio dire con chiarezza che ci tuteleremo con gli strumenti adeguati”.

Sulla questione del gender relativa specificamente all'educazione dei bambini, una personale crociata sembra essere condotta "in casa" dal consigliere provinciale di Alto Adige nel Cuore Alessandro Urzì. Galeotta fu l’immagine, pubblicata sul volume “Alla scoperta della Costituzione 2” dalla Sovrintendenza due anni fa che rappresenta due pirati di sesso maschile intenti a fare la spesa con un bambino nel carrello.

“Una teoria gender subdolamente nascosta dalla Provincia”, la definisce Urzì in un’intervista al quotidiano Alto Adige, e avanza la proposta di un confronto politico sul tema. Nel frattempo il consigliere comunale della Lega Nord Marco Galateo ha presentato una mozione in cui si domanda di “condannare l’equiparazione al matrimonio di qualsiasi altra forma di unione, così come l’adozione di figli da parte di due persone dello stesso sesso”. A prendere posizione sulla questione l’assessore provinciale alla scuola di lingua italiana Christian Tommasini che su Facebook scrive: “Diciamolo una volta per tutte: la cosiddetta "teoria gender" e' una grandissima bufala! Non trovo corretto che alcuni politici e alcuni media fomentino le paure e le ansie delle famiglie rispetto a temi così delicati. Non si specula sulla famiglia e sui bambini!”.